Leggenda metropolitana del canguro che fugge con la giacca

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Fljll Flòi
view post Posted on 9/8/2007, 10:23




In un forum a cui partecipo (http://asabese.forumfree.net/?t=19324970) è citata la leggenda metropolitana in cui i protagonisti investono un canguro. Non contenti del danno, pensano pure di fare una foto spiritosa mettendo la giacca di uno di loro al canguro, ma l'animale, che era stordito ma non morto, si riprende e fugge con la giacca nella cui tasca c'erano anche le chiavi dell'auto. Pare sia pure finita come notizia vera sui giornali. Avete informazioni in merito?
 
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view post Posted on 10/8/2007, 10:05
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Nel maggio del 2000 sulla stampa è apparsa come se fosse una notizia vera una versione di questa leggenda metropolitana. “La Provincia” di Como (10 maggio 2000, p.6), per esempio, ha pubblicato questo trafliletto:

CITAZIONE
Turisti in Australia rapinati da canguro
TEL AVIV - Tre turisti israeliani sono stati rapinati da un canguro mentre erano in escursione in una zona disabitata nella regione di Sindey [sic] in Australia, secondo quanto ha riferito - con assoluta serietà e con un documentato racconto - l'agenzia israeliana di stampa Itim. I tre giovani - spiega infatti l'agenzia - erano alla ricerca di canguri che speravano di fotografare prima del loro rientro in Israele. Dopo ore di vane ricerche, mentre rientravano alla base di partenza, un canguro si è parato all'improvviso davanti al paraurti anteriore della loro automobile, ed è stato travolto. Di fronte al corpo esanime steso sull'asfalto i turisti hanno estratto le macchine fotografiche e, per rendere più interessanti le immagini, hanno avuto la bella pensata di rivestire il mammifero con il giubbotto di una delle ragazze. A quel punto il canguro si è riavuto ed è balzato via. Ai tre improvvidi turisti non è rimasto altro da fare che riprendere il canguro dileguarsi nella vegetazione, mentre si portava via, con la giacca, anche il passaporto, i soldi e il biglietto aereo della turista.

E’ una leggenda metropolitana che circolava già da diversi anni.
Jan Harold Brunvand (Sarà vero? : leggende metropolitane di tutto il mondo, Milano : Pan, 2001, pp.227-228) riporta tre versioni della storia del canguro:

CITAZIONE
La storia […] si sviluppò durante l’America’s Cup; ne esistono per lo meno tre versioni.
* La prima che abbiamo sentito riguarda la gente alla moda, i seguaci di Gucci, che vennero a sostenere la partecipazione dell’equipaggio italiano. Tra una gara e l’altra un gruppo di queste persone decise di fare una gita in macchina in campagna, in cerca di canguri. Finì che la loro Land Rover si scontrò con un canguro, limitandosi tuttavia a stordirlo. Mentre l’animale giaceva sulla strada, cercando di riprendersi, uno degli italiani decise che sarebbe stato divertente fargli una fotografia con una giacca di Gucci, così il tipo che guidava offrì la propria. Al canguro fu dunque infilata la giacca, ma prima che si potesse scattare la foto, l’animale si riprese e si allontanò a balzi nella boscaglia […]; le chiavi della Land Rover erano in una delle tasche della giacca.
* Uno scrittore di San Francisco utilizza come protagonisti alcuni membri dell’equipaggio del dodici metri Canada II. Costoro si recano in maccchina nell’entroterra e investono un canguro, che perde momentaneamente i sensi. I canadesi vestono l’animale con la giacca e il cappellino da baseball dell’equipaggio. Il canguro si allontana saltando e si dirige verso l’interno, vestito con la giacca da marinaio, che contiene denaro e, cosa più importante, un passaporto.
* Questa volta è il celebre velaio e stella della vela, Lovell North, che scende da una macchina e infila un blazer ufficiale del dodici metri Eagle al canguro.
Prima che lui possa scattare una foto, il canguro salta via, entra in un boschetto e non viene più visto […]”

Brunvand cita come fonte la rubrica di Red Marston sul giornale della Florida “Saint Petersburg Times” del 12 agosto 1987 e dice che ai tempi queste “versioni della storia dilagavano e furono ripetute dai media. In un libro sui grandi miti metropolitani australiani, Graham Seal accennò al fatto che negli anni ’50 la vicenda veniva raccontata sulle squadre di cricket inglesi in trasferta”. Brunvand aggiunge che “archetipi di tali narrazioni” risalgono agli anni ’30 e che lo studioso di folclore australiano Bill Scott gli ha riferito “di averne trovato una traccia ancora precedente in un libro del 1902”.


Questa leggenda contemporanea ha anche ispirato una pubblicità e un film.

Nell pubblicità della GoreTex c’è una variante rispeto alle versioni sopra citate. Il canguro non viene investito. Una coppia che viaggia in jeep lo vede a terra e scende a soccorrerlo. Lui, premuroso, lo copre con l’impermeabile. Il cangurino viene rimesso in piedi e lei fa una foto a lui che abbraccia l’animale. Quindi anche lei vuole avere la foto con il canguro, ma mentre si cambiano di posto il canguro se ne va via con l’impermeabile. I due ci ridono sopra, ma, quando vogliono ripartire, si accorgono che le chiavi del fuoristrada erano nella tasca dell’indumento scomparso con il canguro.
Non mi risulta che questa pubblicità sia mai stata usata per il mercato italiano, però il filmato è stato trasmesso durante una puntata della trasmissione “Mai dire domenica” (24 marzo 2002).
La pubblicità può essere vista qui:
http://it.youtube.com/watch?v=msMy_TvJBl4
http://it.youtube.com/watch?v=8SUPqGCE7F8

Nel film Kangaroo Jack (regia di David McNally) i protagonisti inseguono il canguro fuggito con la giacca nella cui tasca c’era una rilevante somma di denaro:
http://kangaroojack.warnerbros.com/
http://italian.imdb.com/title/tt0257568/
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=34524
 
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