Scie chimiche

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Fljll Flòi
view post Posted on 12/3/2009, 14:28 by: Fljll Flòi




Si è parlato di scie chimiche su Controradio, una radio di Firenze. Potete ascoltare la trasmissione (durata: mezz'ora) qui:
http://controradiolive.info/podcastgen/?p=...ie_chimiche.mp3
Per chi non può o non vuole (e magari per farlo acchiappare più facilmente dai motori di ricerca), eccovi un mio riassunto.

Il programma (annunciato come "Astronavi sulla preistoria: speciale sulle scie chimiche") comincia dicendo che anche gli scienziati negano, ma hanno un certo imbarazzo a parlarne. (ndr: eh, per forza! Anche uno zoologo sarebbe un po' imbarazzato a dover precisare che no, in realtà, gli asini non volano proprio ;) )

Corrado Penna, presentato come fisico, afferma che ci sono momenti in cui passano tantissimi aerei e altri in cui non ne passa nessuno. Dice che lunedì non ne ha visto nessuno, mentre domenica ce n'era una caterva e rilasciavano le scie. Sostiene che molti aerei che lasciano ciò che lui rietine scie chimiche non hanno segni di identificazione (e questo è illegale, sottolinea) e che basta un binocolo per vedere che le scie non escono dal motore.
A suo parere, la possibilità per la gente di rendersi conto delle scie chimiche "sta solo nel coraggio delle persone di volersi mettere a osservare il cielo" (ndr: ah, si chiama "coraggio"? Io lo chiamavo "tempo da buttar via"... Mi immagino il genitore che richiama all'ordine il figliolo: "Ehi, smettila di aver coraggio con 'sta playstation e fai i compiti!").
Parla quindi di Haarp dicendo che ha fini militari come scoprire basi sotterranee, che potrebbe modificare il tempo meteorologico e che c'è anche il sospetto che le onde che emette possano interferire con le capacità mentali e che quindi Haarp possa servire per esperimenti di controllo mentale.
Dice che la Sardegna è particolarmente colpita dal fenomeno delle scie chimiche: quello sardo "è un cielo veramente orribile".

Fanno quindi sentire un servizio del Tg1 del maggio del 2007 in cui si dice che le autorità russe, per le celebrazioni del 9 maggio, hanno impedito la pioggia mandando dodici aerei a gettare miscele di azoto, iodio e argento. (ndr: che non c'entra molto con le scie chimiche: che si possono buttare sostanze dagli aerei è ovvio, non c'è mica bisogno di provarlo, ma questo non dimostra che le scie di condensa degli aerei siano in realtà il prodotto di un piano di avvelenamento, controllo mentale, ecc.)

Gianni Comoretto, dell'osservatorio astronomico di Arcetri, ci riporta nel mondo reale. Dice che le scie di condensazione sono note dagli anni '20 del XX secolo e sono studiate dal 1953. Fa notare che nessun meteorologo, fisico o altro specialista ha mai riscontrato nulla di anomalo nelle presunte scie chimiche. Spiega che la combustione del cherosene produce acqua che le basse temperature che ci sono alle quote elevate fanno condensare. Se l'aria è secca, le scie restano per qualche minuto e poi svaniscono. Se è umida, l'umidità ingrossa la scia che può quindi rimanere per più tempo. Riferisce che un esperimento ha mostrato come per il 15% del tempo le condizioni meteorologiche sono favorevoli alla formazione di scie persistenti.
Quando gli viene chiesto perché allora l'argomento sia così discusso, risponde che questa è una domanda che rientra più nel campo della sociologia. Si addita un fenomeno come anomalo, anche se non lo è, e molta gente comincia a notarlo e a crederlo anomalo.
Il conduttore gli domanda perché a volte si vedono tante scie e a volte nessuna e Comoretto, rifacendosi a quanto già detto, spiega che ciò dipende dalle condizioni dell'aria che può essere più o meno secca e avere una tempeartura diversa.
Racconta che alcuni sostenitori delle scie chimiche dicono che è pagato per smentire le voci su di esse e scherzando osserva che allora adesso sarebbe alle Maldive, non ad Arcetri.
Fa notare che, se ci fosse un complotto, dovrebbe coinvolgere un numero enorme di persone: tutti i meteorologi, gli astronomi, i fisici, i piloti, i controllori di volo, ... Se uno volesse davvero mettere in giro queste sostanze non farebbe prima a buttarle negli acquedotti?
Osserva infine che le scie partono sempre 10-20 metri dietro al motore, che è quel che ci si aspetta dal vapore acqueo che viene lasciato da un aereo e che in breve condensa. Se si trattasse invece di sostanze preparate appositamente per loschi fini, si dovrebbe vederle uscire direttamente dal punto di erogazione.

Viene quindi fatto ascoltare un servizio di Marco Pagani trasmesso il 2 maggio 2006 dall'emittente "Cinque Stelle Sardegna" nel quale si parla della presenza di molte scie che sarebbero anomale perché formano anche reticolati e ventagli e restano per ore invece che svanire in pochi minuti.

Mauro Romanetti, dei Verdi della Toscana, dice che sono state loro segnalate scie persistenti lasciate da aerei non di linea, che "molti" dicono non siano normali scie di condensazione. Afferma che non hanno una posizione ufficiale sull'argomento perché non è dimostrato, ma che hanno ritenuto opportuno aprire uno spazio per parlarne. Ricorda che ci sono state interrogazioni parlamentari (ndr: come detto sopra, il fatto che ci sia un'interrogazione parlamentare significa solo che a uno o più parlamentari è venuto in mente di chiedere una cosa, non che tale cosa abbia senso, e infatti la risposta che queste interrogazioni hanno sempre ricevuto è che non c'è alcun fondamento). Aupsica "che ci siano risposte più chiare da parte delle istituzioni" (ndr: le risposte alle interrogazioni parlamentari sono chiarissime. Magari per la prossima si potrebbe rispondere: "Oh tonto, è una bufalazza! Come hai fatto a berla?", così forse sarà ancora più chiaro). Quindi fa un parallelo (ndr: piuttosto sballato) tra la questione delle scie chimiche e quella dell'amianto, dicendo che anche di quello non si sapeva che era nocivo, ma poi lo si è scoperto.

A questo punto mandano in onda uno spezzone di "Voyager"... eh, be', di fronte a fonte tanto autorevole... :lol: :lol: :lol:

Cristian Contini, del forum di Controradio.it, dice che quando si discute di questo tema arrivano sempre controinformatori e disinformatori che finiscono sempre con l'attaccare le persone. Denuncia anche che alcuni contrari alla teoria delle scie chimiche fingono di essere d'accordo, ma aggiungono anche che crederebbero ad altre cose poco plausibili: secondo lui è un trucco per screditare i sostenitori delle scie chimiche.

Pepe Ramone, anche lui addetto al forum di Controradio.it, afferma che personaggi legati a un certo ambiente (ma non ci dice quale) tentano sempre di screditare i sostenitori delle scie chimiche. Dice che l'accendersi dei toni li ha costretti a chiudere la duscussione sull'argomento. A suo parere gli interventi di molti esperti contro le scie chimiche, invece di toglierli, aumentano i dubbi perché sembra che intervenagno per produrre fumo intorno all'argomento e impedire la discussione.
(ndr: secondo me era meglio se invece che fare queste affermazioni avesse detto semplicemente Gabba gabba hey).

Finale con It's the end of the world as we know it (and I feel fine) dei Rem che potrebbe in effetti suggerire un buon titolo per le teorie sulle scie chimiche, dato che i loro sostenitori come se potessero portare a chissà quali disastri, ma poi sembra che vivano abbastanza tranquilli: non mi pare che si sotterrino in qualche bunker o girino con le maschere antigas.



Qui c'è l'intervento di Paolo Attivissimo sulla trasmissione (Ore 9:30, lezioni di sciachimismo alla radio, "Il disinformatico", 12 marzo 2009):
http://attivissimo.blogspot.com/2009/03/sc...ontroradio.html

e questo:
http://giannicomoretto.blogspot.com/
è il blog di Gianni Comoretto (Riflessioni in libertà: sporadiche riflessioni di un astronomo curioso).


== AGGIORNAMENTO 18.3.2009 ==
Aggiornamento: le telefonate del pubblico.
Podcast qui: http://controradiolive.info/podcastgen/?p=...ascoltatori.mp3

Legenda:
:ph34r: "C'è chi trama per diffondere scie chimiche!"
:lol: "Ah ah ah!"

:ph34r: Maria Heibel, che ha dato vita alla discussione sulle scie chimiche sul sito dei Verdi della Toscana, dice di aver cominciato a vedere scie strane intorno al 2005 e di avere quindi cercato in internet, trovando tanto materiale (ndr: che sia tanto, comunque, non significa che sia attendibile).
:ph34r: Stefano, da Loria (TV), si dice d'accordo pienamente con Penna. A suo dire, si vedono vere e proprie anomalie. Contesta Comoretto dicendo che che si vedono cumulonembi che si dissolvono quando l'aereo ci passa in mezzo (ndr: su questo è smentito poco dopo dal pilota di Roma).
:ph34r: Cristina sostiene che dopo questa trasmissione non si potrà dire ci credo / non ci credo, ma bisognerà comunque porsi il problema (ndr: non è vero: io dico che non ci credo e non mi pongo il problema).
:lol: Un pilota di Roma, comandante di un 737 della Air One, dice che i racconti sulle scie chimiche non hanno il minimo credito e che non c'è nessuna anomalia nelle scie che si vedono. Corregge Stefano spiegando che nei cumulonembi gli aerei non entrano perché ciò provocherebbe delle turbolenze e potrebbe anche essere pericoloso. Se sembra che un aereo ci entri, è per effetto della prospettiva. Dice che un aereo a 10-15 km di altezza è visibile, in condizioni ottimali anche a 30, se si sa dove guardare: il problema è piuttosto sapere dove dirigere lo sguardo. Tirando le somme sulle scie chimiche dice: "sento dire veramente delle cavolate spaventose". Fa notare che non c'è nessun esperto a sostegno, neppure un pilota di ultraleggeri o un paracadutista.
:lol: Un ascoltatore da Praga sostiene di aver visto scie di condensa sulle ali da 1 km di altezza fino a 10 m da terra e contesta gli "pseudoesperti" che dicono che si formano solo oltre certe altitudini. Dice che le scie additate come "chimiche" sono fenomeni del tutto normali: la teoria delle scie chimiche non sta in piedi. Se ne parla perché l'idea del complotto affascina. A suo parere, a crederci è chi non ha studiato e chi non è intelligente, come (esempio suo) i nostri parlamentari.
:lol: Gian Maria da Vicenza, pilota civile e operatore radio in un aeroporto, dice che per lavoro è regolarmente a contatto con i controllori di volo ed è stato più volte nella sala radar. Garantisce che le storie sulle scie chimiche "sono delle grandissime baggianate": non è possibile che un aereo senza contrassegni voli senza pianificazione del volo e senza essere visto dal radar. E poi, se ci fosse un piano segreto, sarebbe da aspettarsi che i voli vengano effettuati di notte. Penna diceva che le scie di condensa sono rare? "Sarà anche un fisico, ma ha detto una cavolata". Le frasi usate dai sostenitori delle scie chimiche sono spesso altisonanti, ma sempre scientificamente scorrette.
:ph34r: Un tizio interviene per chiedersi come mai tutt'a un tratto alla trasmissione telefonano piloti, gente da Roma e da Praga, mentre di solito non ci sono chiamate da fuori Firenze. Dice che lui è scettico (ndr: non si direbbe...), ma questo lo fa pensare. (ndr: in pratica ha detto che, fuori dal ristretto ambito locale, della trasmissione non potrebbe fregare niente a nessuno, ma il conduttore non sembra abbia colto e anzi annuisce come se il tipo avesse detto una cosa saggia).
:lol: Massimo, da Firenze, dice che per crederci ci vorrebbero delle prove. Quella delle scie chimiche non è una teoria, ma una fede. Perché diventi una teoria ci vorrebbero delle misurazioni controllabili e ripetibili dagli studiosi.
:ph34r: Cinzia, dalla provincia di Firenze, invita a scaricare da internet Owning the weather del generale dell'esercito italiano Fabio Mini, nel quale testo ci sono osservazioni a suo dire riconducibili alle scie chimiche. A suo giudizio le prove scientifiche mancano perché pressioni politiche impediscono di far sapere. Sostiene che le scie con colori iridescenti non possono essere semplici scie di condensazione.
:lol: Michele Galloni, geologo di Venezia, è una bestia nera dei sostenitori delle scie chimiche, alcuni dei quali lo hanno accusato di essere al soldo dei servizi segreti e di essere residente nell'isola di Man (sic). Smentisce l'affermazione di Cinizia, facendo notare che le scie di condensazione, formate da cristalli di ghiaccio, potrebbero in effetti apparire iridescenti e invita a guardare sul sito Airliners.net, dove si possono trovare diverse foto. I sostenitori delle scie dicono di aver visto aerei senza contrassegni e senza finestrini? "Visto da sotto un autobus è grigio e senza finestrini". Ricorda che comunque esistono in effetti aerei senza finestrini senza che in ciò ci sia nulla di sospetto: sono i cargo. (Michele Galloni è anche l'autore dell'articolo Attenti agli elicotteri neri! pubblicato sulla rivista del Cicap "Scienza & Paranormale" n.80 del luglio-agosto 2008).
:ph34r: Leonardo dice che il succitato Mini, in un articolo su "Limes", ha affermato che le cause dei terremoti non sono solo naturali.
:lol: Gino da Lucca osserva che gli aeroplani hanno una certa portata, non sufficiente per portare materiale a sufficienza per lasciarne scie lunghissime come quelle additate dai sostenitori delle scie chimiche.


Edited by Fljll Flòi - 18/3/2009, 13:26
 
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