Caronia: fuochi inspiegabili, "Voyager", 11 agosto 2014
Voyager ripercorre, a suo modo, i fatti di Caronia.
Nell'inverno 2003-04 viene riferito che citofoni, cavi elettrici e altro prendono fuoco da soli.
Antonino Pezzino, abitante del luogo, dice che l'Enel aveva tolto l'elettricità, ma gli incendi proseguivano.
Una casa era andata a fuoco e l'incendio sarebbe partito dalle molle di un materasso che, conducendo elettricità (ndr:
), avevano dato fuoco al materasso.
Il 10 maggio 2005 interviene il governo che nomina una commissione comprendente anche un tecnico della Nasa (o così dice Voyager) a capo della quale è Francesco Mantegna Venerando. Questi, intervistato da Voyager, dice che c'è stato un incendio anche in un campo, con piante bruciate anche nelle radici e con intervalli tra le bruciature delle piante di 4 cm, pari a quelli che si vedevano nei cavi elettrici.
Su registrano 400 episodi ritenuti anomali.
Sulla costa siciliana, da Caronia fino a Palermo, ci sono spiaggiamenti di milioni di
Velella velella, fatto che sarebbe strano perché tale specie di solito vive in alto mare (ndr: basta però una veloce
ricerca con Google per notare che gli spiaggiamenti di questi animali non sono poi un fatto così strano).
Mantegna Venerando dice, con tono di chi non è convinto, che gli esperti hanno detto che era solo per un aumento di temperature.
Si parla quindi di un elicotteri che avrebbe riportato strani squarci su tre delle quattro pale e un tale Spinnato dice che l'elicottero era inseguito da un misterioso velivolo, mostrando una foto in cui si vede una macchia in cielo.
Un fascicolo riservato della commissione sfugge alla commissione e "L'Espresso" pubblica un testo in cui si afferma che è legittimo pensare anche a armi non convenzionali o aliene.
Viene detto che per causare i danni visti a Caronia con onde elettromagnetiche sarebbero necessaria una potenza di 12 - 15 GW, per la quale servirebbero 15 centrali nucleari (ndr: riferisco quanto detto senza assumermi responsabilità sui calcoli fatti dal programma o da chi glieli ha passati
).
Voyager ci mette quindi un tocco di complottismo chiedendosi retoricamente perché le indagini erano state interrotte e se c'era forse qualcosa da nascondere. Il programma dice poi che un abitante luogo aveva riferito che un misterioso personaggio aveva detto loro che sarebbero stati rimborsati per ogni danno subito, ma dovevano starsene tranquilli e evitare che i media parlassero del caso. (ndr: i
MIB in azione!
)
Parte quindi l'intermezzo
La galleria del terrore. Il servizio racconta che nella galleria Tremonzelli, sulla A19 (autostrada che va da Palermo a Catania), capita che ci sia un blackout nella galleria e nello stesso tempo anche le parti elettriche delle auto si spengono e poi tutto riprende a funzionare senza che nulla sia stato fatto.
Cinzia Valenti, presidentessa della squadra di calcio femminile della
Ludos di Palermo, dice che la squadra stava viaggiando in pullman e nella galleria il mezzo si era spento di colpo.
Si parla anche di veicoli andati in fiamme, tra i quali un pullman che portava studenti (fortunatamente tutti scesi in tempo).
Antonio Sansone dell'Arpa Sicilia, con una collega (di cui non viene fatto il nome), fa un rilevamento e riferisce a Giacobbo che non c'è nulla di anomalo.
Giacobbo dice che i problemi sono stati riscontrati su veicoli recenti, che si affidano all'elettronica, mentre mezzi più vecchi, che non fanno affidamento su di essa, non hanno avuto guai. Aggiunge che ci sono stati malfunzionamenti anche di cellulari.
La conclusione di Voyager è che si tratta di fenomeni temporanei e concentrati in tempi limitati, come se si trattasse di bersagli colpiti da qualcuno, e che questo accomuna questi fatti a quelli di Caronia.
Si torna a parlare di Caronia, dicendo che nell'autunno del 2013 elicotteri Blackhawk americani erano scesi sul territorio ed erano usciti uomini, sia militari che civili, con armi e strumenti. Fabrizio Ferrandelli, deputato dell'assemblea regionale siciliana, dice che è un fatto inaccettabile perché non si possono fare esercitazioni senza informare lo Stato italiano, anche se poi viene detto che l'aeronautica militare italiana aveva detto che si trattava di manovre autorizzate.
Gabriele Lombardo, blogger, dice che per lui sono sospette anche le frane cadute nel messinese in quanto la maggior parte erano rivolte verso nord e quindi erano spinti dalla stessa direzione da cui provenivano i fasci di microonde con cui era stata colpita Canneto di Caronia. (ndr: eh?
Quali microonde?
Ovvero: costui costruisce un'idea assurda partendo da una supposizione non provata e assurda pur essa e Voyager la manda in onda?
)
Quindi si butta là che la Sicilia è militarizzata e si accenna, anche se senza chiarire il nesso, al
Muos.
Voyager dice che la
Darpa sta studiando nuove armi che possono influenzare movimenti tellurici e mutare il clima con onde elettromagnetiche. (ndr:
)
Fabio Mini dice che in Iraq sono state provate armi elettroniche, a microonde, al plasma e che possono far apparire come eventi naturali dei danni da esse provocate. Dice che si possono anche provocare terremoti. (ndr:
)
Giacobbo dice che Mini è uno serio, che è stato nell'arma e che scrive per testate giornalistiche.
A questo punto non poteva mancare lui: viene citato
NIKOLA TESLA!!! Francesco Grasso, presentato come "scrittore", dice che l'URSS aveva fatto sperimentazioni simili a quelle di Tesla.
Si nomina quindi il terremoto di Messina del 1908 e Grasso dice che, quando si verificò, c'erano sette navi russe nelle acque lì vicino. Gli equipaggi di quelle navi erano stati tra i primi a prestare soccorsi alla gente colpita dalla disgrazia. Grasso dice che però la loro presenza lì era difficile da capire aggiungendo che la Russia era stata appena sconfitta dal Giappone a Tsushima e quindi portare sette navi, delle poche rimaste, fin lì non aveva senso e quindi ipotizza che stessero provando nuove armi. (ndr:
)
Voyager dice che Marconi, nel suo discorso quando gli fu assegnato il Nobel, ricordò che un messaggio lanciato da una nave (il programma dice che il nome era "Caronia") ancorata al largo della costa siciliana non aveva raggiunto tale costa pur essendo arrivato fino in Inghilterra.