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| Una mummia maledetta, "Voyager", Rai Due, 25 agosto 2014
Voyager dice che al British Museum, a Londra, c'è un sarcofago (o meglio, la sola parte superiore) senza una mummia dentro. La storia di questo sarcofago si legherebbe ad una maledizione. Il sarcofago, con la mummia che conteneva (risalenti al 1600 a. C.), sarebbe stata acquistata al Cairo da un archeologo di nome Douglas Murray. Un'iscrizione diceva che una disgrazia sarebbe caduta su chi spogliava il sacello, ma Murray aveva riso di essa. Sarebbero però capitate una serie di sciagure. L'uomo che gliel'aveva venduta sarebbe morto prima di poter incassare il pagamento. A Murray sarebbe esploso un fucile che imbracciava e sarebbe stato necessario amputargli un braccio. Due domestici egiziani che avevano trasportato il sarcofago sarebbero morti. Nel viaggio di ritorno verso l'Inghilterra sarebbero morti due amici di Murray. Murray, di fronte a tali sciagure, si sarebbe disfatto della mummia (che sarebbe stata vista anche dalla nota occultista Helena Blavatsky che avrebbe sentito in essa "un'energia malvagia") passandola ad un'amica giornalista alla quale sarebbe morta la madre, mentre lei stessa si sarebbe ammalata di una malattia sconosciuta. L'amica l'avrebbe allora ridata a Murray che l'avrebbe dirottata al British Museum, dove sarebbero continuate le morti: un fotografo e un responsabile della sezione egizia. I dirigenti del British Museum allora avrebbero deciso di liberarsene mandandola a New York con il Titanic. Di fronte a questa serie di dicerie, E. A. Wallis Budge, del British Museum, emise nel 1934 un comunicato che negava recisamente che qualunque oggetto del museo fosse coinvolto in storie del genere e che nessuno era stato imbarcato sul Titanic. Voyager osserva che non poco dopo quel comunicato, Wallis Budge era morto.
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