La profezia dei papi

L'ultima profezia, "Voyager", 3 dicembre 2008

La Profezia di San Malachia è un elenco di motti in latino riferiti ai papi.
Si dice che sia stata scritta, per l'appunto, da san Malachia (1094-1148) che avrebbe previsto i successivi papi sino a questo indicandoli, come detto, con un motto.
Giacobbo si chiede "E' possibile che sia una profezia reale?" e poi la definisce "una delle più terribili di tutta la storia".

Il primo motto è Ex castro Tiberis e Celestino II era nativo di Città di Castello, sul Tevere.
Il secondo è Inimicus expulsus e il cognome di Lucio II era Caccianemici.
Poi c'è Ex magnitudine montis per Eugenio III, ovvero Pietro Bernardo dei Paganelli di Montemagno.
Segue Ex eremo celsus per Celestino V che era un eremita.
E così via. Le coincidenze sono impressionanti, dice Voyager. (E, se si trattasse di coincidenze, lo sarebbero davvero: ma su ciò si dirà più avanti)

Segue un excursus biografico su san Malachia nel quale si fa presente che la sua vita è stata scritta da Bernardo di Chiaravalle "che scrisse la regola alla base dell'ordine dei cavalieri templari" (se vi state chiedendo cosa c'entrano i Templari, eh be' siamo a Voyager: i Templari c'entrano sempre!). Si dice che aveva profetizzato che sarebbe morto il 2 novembre 1148, come avvenne (a Chiaravalle, mentre era in viaggio per Roma).

Giacobbo a questo punto ammette che le prime profezie, fino al 1600 circa, sono molto più precise. E, guarda caso, la prima volta che la profezia fu pubblicata è nel 1595. Voyager dice che erano quelli anni difficili e la pubblicazione della profezia dava un messaggio di stabilità: ci sarebbero stati ancora 112 papi.
Armando Torno dice che la profezia circolava da qualche anno e che si pens sia stata scritta nel 1590 in un conclave.
Giacobbo dice che comunque nel 1595 era sicuramente pubblicata e quindi quelle riferite a papi dopo tale data sono verificabili come profezie.
Si passa quindi agli ultimi papi:
107 - Pastor et nauta - Giovanni XXIII, che era di umili origini (pastor) ed era stato patriarca di Venezia, città sul mare (nauta).
108 - Flos florum - Paolo VI: il "fiore dei fiori" è il giglio e Paolo VI ne aveva tre sullo stemma
109 - De medietate lunae - Giovanni Paolo I: 33 giorni di papato, il tempo di una luna
110 - De labore solis - Giovanni Paolo II: è il papa che ha visitato più paesi e quindi ecco la "fatica del sole"
Mario Menichella, presentato come astrofisico e scrittore, dice che Giovanni Paolo II è morto e ha avuto i funerali in giorni con eclisse.
(In effetti qui le coincidenze sono molto meno forti e quelle per Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II sono stiracchiatissime per non dire ridicole)
111 - Gloria olivae - Benedetto XVI: per la pace? - comunque Voyager avverte: "ma la possibile interpretazione riguardo al pontefice Benedetto XVI è ancora prematura". (E va be', bella forza: se lo interpreti dopo, è più facile!)
(PS: comunque a mio parere con Gloria olivae doveva diventare papa il cardinal Martini... )

Dopo il 111° papa, arriverebbe "Pietro il Romano" e dopo di lui ci sarebbe il crollo di Roma.
Menichella dice che si parla di un papa del XXI secolo e cita un po' di possibili disastri (bomba atomica, fine del petrolio, armi di distruzione di massa, terrorismo, riscaldamento globale) che potrebbero portare addirittura alla fine del mondo.
Il teologo Piero Coda dice che la fine dei tempi non è una cosa negativa: verranno dati cieli nuovi e terra nuova, quindi è un fatto positivo.

Voyager fa un parallelo con altre profezie:
* Nostradamus, quartina 49 della II centuria (sul sangue di un pontefice) e quartina 56 della V centuria (al trapasso di un vecchio pontefice arriva un romano di buona età)
* Conchita Gonzales, una ragazzina spagnola, il 3 giugno 1963, alla morte di Giovanni XXIII, disse alla madre che il 20 dicembre 1962 la Madonna gli aveva rivelato che restavano solo tre papi e poi ci sarebbe stata la fine dei tempi
* Il monaco di Padova, nel 1527: Roma sarà abbandonata quando l'uomo salirà sulla Luna
Per la gioia di Voyager, Armando Torno fa un parallelo con la "profezia maya" della fine del mondo il 20 dicembre 2012.

Si passa quindi al motto Caput nigrum che si dice facesse parte della lista di Malachia anche se nella versione pubblicata nel 1595 non c'è, come ammette Voyager stesso, riconoscendo di averne trovato traccia solo in un romanzo (credo intendano La profezia dell'ultimo papa di S. M. Olaf, pubblicato qualche anno fa da Fazi). Nonostanete questo, si parte con le ipotesi: un papa di colore? un gesuita? Benedetto XVI che ha nello stemma una testa di moro?

Nel bilancio finale, bellissimo il fatto che tra le argomentazioni favorevoli si dica che è credibile perché la lista di (del presunto) Malachia finisce con il papa attuale. E allora?

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Repliche 20 maggio 2009, 21 settembre 2009.

Edited by Fljll Flòi - 29/9/2009, 10:13

In seguito alle dimissioni da papa annunciate da Benedetto XVI qualche giorno fa, "Mistero" dedica due servizi a presunti misteri e profezie su papi e Vaticano.

Benedetto XVI: le profezie si avverano?, "Mistero", Italia 1, 20 febbraio 2013

Daniele Bossari riassume le idee circolanti sui motivi delle dimissioni del papa: il periodo difficile creato dalla crisi economica? le contestazioni subite a Barcellona da parte delle coppie gay? lo scandalo Vatileaks? una malattia?
Bossari dice che nella storia il posto di papa è stato abbandonato solo su pressione politica e si chiede se sarà stato così anche stavolta.
Marco Politi, vaticanista de "Il fatto quotidiano", ricorda un documento strano redatto da elementi lefebvriani secondo il quale Benedetto XVI stava pensando di abdicare a favore del cardinale Scola. Dice che Benedetto XVI aveva messo un'autorità di controllo sullo Ior, ma dopo qualche mese il cardinal Bertone aveva limitato moltissimo le possibilità d'azione di tali controllori.
Bossari fa riferimento alle parole usate dal papa nell'annunciare le dimissioni: "plena libertate declaro". Si chiede perché mai il papa avrebbe dovuto sottolineare che agiva "in piena libertà" e esprime un dubbio: che l'abbia detto proprio perché in realtà non agiva liberamente ed era sotto pressioni per farlo? (ndr: Quindi, usando lo stesso ragionamento, perché Bossari dice a coloro che incontra per "Mistero" che quel che fanno è davvero straordinario? Forse perché in realtà pensa che siano scemenze? )
Enrica Perrucchietti ricorda che in un discorso Benedetto XVI aveva invitato l'uomo di oggi a farsi prendere per mano da Gesù Bambino per edificare un "nuovo ordine mondiale", mentre sei anni prima aveva scritto l'introduzione al libro Nuovo disordine mondiale (di Michel Schooyans) parlandone in termini negativi. Suggerisce che abbia potuto cambiare idea forse perché messo sotto pressione e che le dimissioni potrebbero essere un modo per far capire che c'erano queste pressioni. (ndr: Ma non le viene in mente che non è mica detto che le parole "nuovo ordine mondiale" si possano usare come termini generici e non solo come nome proprio di un fantomatico piano di dominio mondiale? ).
La Perrucchietti passa quindi alla profezia di Malachia e dice che il motto "de gloria olivae", che sarebbe associato a Benedetto XVI, potrebbe alludere al moro che ha sullo stemma (il colorito olivastro della pelle) o al fatto che si chiama Benedetto e tra i benedettini c'è la congregazione degli Olivetani. (ndr: quando si dice "tirate per i capelli"... )
Nella profezia di Malachia si dice che dopo l'ultimo papa sarebbe arrivato un tale "Pietro Romano" e la Perrucchietti osserva che il camerlengo Tarcisio Bertone si chiama Pietro di secondo nome (ndr: Tarcisio Pietro Evasio Bertone) ed è nato a Romano Canavese. Inoltre il 28 febbraio, data in cui diventerà effettiva l'abdicazione di Benedetto XVI, è San Romano.
La Perrucchietti cita anche una visione della beata Caterina Emmerich in cui c'era un papa anziano e malato che voleva lasciare per le pressioni esercitate da una setta segreta.


Il mistero del papa tedesco, "Mistero", Italia 1, 20 febbraio 2013

Anche il mattacchione mascherato si occupa delle dimissioni del papa. Comincia dicendo che agli Illuminati piace agire per far avverare le profezie. Un esempio, secondo lui, sarebbe il gioco di carte Illuminati, del 1995, che aveva una carta con una scena "avveratasi" con l'11 settembre (ndr: che le cose non stiano proprio così, lo dicevamo qui).
Sottolinea che Benedetto XVI ha annunciato le dimissioni l'11 febbraio. Dice che questo papa aveva parlato di un "nuovo ordine mondiale" (ndr: vedi sopra quanto già detto per la Perrucchietti).
Adam riferisce che nell'arcano XVI dei tarocchi c'è una torre con cupola colpita da un fulmine, proprio come un fulmine ha colpito la cupola di San Pietro il giorno dell'abdicazione. (ndr: quindi gli Illuminati controllano anche i fulmini? )
Cita quindi il racconto Il dilemma di Benedetto XVI in cui un papa comunica con i fedeli con un computer e osserva che proprio questo papa ha cominciato a usare Twitter.
Cita il film di Nanni Moretti Habemus papam, in cui colui che viene eletto papa rinuncia perché non si sente all'altezza del compito.
Cita una lettera in cui si diceva, nel novembre 2011, che il papa sarebbe morto entro 12 mesi.
Passa quindi alla profezia di Malachia dicendo che è sì un falso, ma che le profezie degli ultimi tre papi sono comunque molto azzeccate (ndr: non tanto, a dire il vero: vedi il primo post di questo thread). Anche lui dice che il 28 febbraio è San Romano e che il cardinale Bertone è nato a Romano Canavese.

Profezie: Francesco sarà l'ultimo papa?, "Mistero", Italia 1, 20 marzo 2013

Jane Alexander si chiede: l'elezione di papa Francesco è stata pilotata?
Gianluca Marletta dice che nel conclave del 1958 c'era stata una fumata bianca che era stata definita un errore, ma non lo era: era stato eletto papa il cardinale Siri, ma siccome Roncalli aveva forti legami con la Massoneria, avevano cancellato l'elezione di Siri e fatto vincere lui. (ndr: Eh, ma che complottisti male organizzati! Non si mettono neppure d'accordo prima e intervengono solo se vedono la fumata bianca... )
Marletta va avanti dicendo che la Chiesa cattolica appoggia il New World Order (ndr: fantomatico super-ente delle fantasie complottiste) perché è condizionata da poteri forti.
Quindi si lancia sulle profezie dicendo che "papa nero" è il nomignolo che viene dato al capo dei gesuiti (ndr: ma Bergoglio è gesuita, ma non è il capo, quindi non è mai stato "papa nero" e l'essere ora diventato "papa bianco" di fatto esclude che possa mai diventare "papa nero"). Dice che la beata Caterina Emmerich aveva profetizzato un papa costretto a lasciare il papato, un periodo con due papi e il regno dell'Anticristo che avrebbe unificato tutto il mondo nel nome di una religione falsa, ma che avrebbe conquistato gli uomini.
"Mistero" prosegue sulla scia profetica dicendo che le profezie sul fuoco che cade dal cielo si sono avverate con la recente caduta di frammenti di meteorite in Russia e che il terzo segreto di Fatima con l'immagine del salire su un monte si riferirebbe a papa Benedetto XVI. Inoltre si mette in relazione l'annuncio di Benedetto XVI di lasciare il pontificato con un terremoto a Castelgandolfo e si cita la forte grandinata a Roma del 12 marzo 2013.
Papa Francesco è stato eletto il 13 marzo 2013 e Jane Alexander si scatena sui significati del numero 13: la cometa sarebbe giunta il 13° giorno, Gesù e i dodici apostoli formavano un gruppo di 13 persone, nei tarocchi il 13 è la morte, per gli esoteristi il 13 rappresenterebbe la fine di un ciclo e l'inizio del successivo. Si chiede dunque se è stato un caso che è stato eletto in quella data. (ndr: ovviamente per qualunque data sarebbero stati trovati significati misteriosi )
Quindi la Alexander chiede il responso di Venera Maglia che fatto il quadro astrale di Bergoglio (ndr: ). La Maglia dice che il nuovo papa ha un temperamento forte e che la luna nera nel segno dello scorpione è in relazione con il fatto che è gesuita (ndr: ). La Alexander non mostra il minimo segno di stupore di fronte a tale affermazione e anzi chiede alla Maglia se allora potrebbe essere il papa delle profezie. La Maglia, che la sa lunga, dice che "potrebbe". Ma non è tutto perché l'astrologa ha fatto anche il quadro astrale dell'elezione e parla di una grande croce cardinale, segno che ci saranno novità dentro la Chiesa e che verrà a galla l'aspetto economico e finanziario con una svolta positiva di tipo pastorale. (ndr: )