Biowashball: la palla magica

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Fljll Flòi
view post Posted on 29/11/2008, 09:34 by: Fljll Flòi




La palla magica, "Mi manda Rai Tre", 28 novembre 2008

Biowashball è una specie di pallina contenente "microsfere di ceramica" che, secondo i suoi produttori, messa in lavatrice funziona come un detersivo e, a differenza di questo, non inquina. "Un gesto infinito per la natura", dicono loro. Si parla di ionizzazione, di emissione di infrarossi.
(Qui la presentazione sul loro sito)

La palla magica ha ricevuto grande pubblicità da Beppe Grillo che ne ha esaltato le presunte proprietà: costa 32 euro, per caricarlo basta un'ora di sole una volta al mese e non servono più detersivi, ve lo vogliono nascondere e tutto il solito frasario grillino. "Vi dovete proteggere!" grida Grillo.

Emanuele Bonin, membro di un meetup di Beppe Grillo, lo scopre a uno spettacolo del comico-guru. Lo compra (35 euro + altri 8 di spese di spedizione) e lo riceve il 17 ottobre. Lo prova e sembra che funzioni. capita però che si dimetica di buttarlo in lavatrice e il risultato arriva lo stesso. E qui i dubbi aumentano. Contatta AEM Terra Nuova che gli risponde che hanno fatto delle prove e l'effetto è lo stesso che con l'acqua soltanto.
Samantha Catalano, pure lei grillina, ne viene a conoscenza da un'amica che è stata a uno spettacolo di Beppe Grillo. Pur se scettica, la compra per farla analizzare dal padre Ferdinando, un fisico.
Ferdinando Catalano riferisce i suoi esperimenti. Si dice che stabilizzi il PH a 10, ma nei test fatti il PH resta uguale con palla o senza. Prova a metterci qualche goccia di limone per far scendere il PH e rimette la sfera: il PH non risale. Fa una prova per gli infrarossi: non succede nulla. Sua conclusione: "questa sfera è una vera palla!"
Nicola Ottomano, altro grillino, ne ha ordinata più di uno. Poi, però, si accorge che i certificati sul sito non sembrano certificare molto. Vedendo un test antibatterico fatto in acqua distillata, suppone che magari i batteri sono morti per l'acqua distillata e non la palla magica.
Gérard Imbert, responsabile del marketing e delle vendite della Emker SA, che distribuisce Biowashball, afferma che lo scetticismo sugli infrarossi lontani è una questione di arroganza europea, perché in Giappone e Corea la ricerca sull'argomento è molto più avanti.
Anna Tampieri dell'Istec del Cnr di Faenza, riferisce gli esiti degli esami da loro svolti in una settimana. L'involucro è in polipropilene con una bassa concentrzione di ossido di titanio. Dentro ci sono corpi ceramici: sferette di materiali abrasivi e cilindretti di un polimero come quello dell'involucro con ossido di magnesio, silicato di magnesio e ossido di titanio. Sono i cilindretti che potrebbero avere qualche effetto, ma la concentrazione è troppo bassa per produrlo: solo qualche milligrammo, una quantità irrilevante in 10-20 litri di acqua usata per il lavaggio. Il PH sale da 6,8 a 7,2, pochissimo e comunque insufficiente per avere un effetto pari a quello di un detersivo.
Imbert dice che Biowashball è il prodotto di dieci anni di studi e quindi non possono capirlo in una settimana. Parla della presenza di organismi che fanno fotosintesi. Quindi dice che loro non promettono miracoli, che si limitano a dire che la loro palla magica lava più o meno come i normali detersivi e che un loro filmato mostra che le macchie pesanti vanno prima trattate con sapone. Dice che si è prevenuti verso i prodotti asiatici.

Viene mostrato un test fatto da Mi manda Rai Tre. Vengono fatte macchie con olio d'oliva, pomodoro, vino rosso e cosmetici. Lavando con un detersivo se ne vanno. Lavando con Biowashball o con acqua soltanto restano e non si vede differenza tra quando la palla magica c'è e quando non c'è.

Riccardo Quintili, direttore di "Il salvagente", riferisce che hanno fatto dei test lavando con detrsivo, con Biowashball e con acqua soltanto. E' risultato che con il detersivo si hanno risultati maggiori e che Biowashball e l'acqua da sola danno risultati identici. Certo che con la palla magica si vedono dei risultati, ma ci sono anche, uguali, con la sola acqua.
Imbert si arrampica sui vetri dicendo che il test di "Il salvagente" è stato fatto, come ha detto Quintili, con macchie artificiali, mentre loro puntano a pulire macchie naturali. Quando il conduttore gli fa presente che il test del programma è stato fatto con macchie naturali, ribatte con una frase senza logica alcuna: se l'acqua lava bene come Biowashball, allora a cosa servono i detersivi?
Eh, no, lo blocca il conduttore: i detersivi funzionano, è Biowashball che non fa nulla più dell'acqua da sola.
Tampieri, invitata a porre quesiti a Imbert, chiede di spiegare con quali meccanismi i materiali emetterebbero infrarossi, dato che quel tipo di materiale no dovrebbe farlo. Ogni essere vivente, spiega, emette infrarossi, ma non scindono l'acqua, come dicono i produttori della palla magica.E visto che l'acqua non si scinde, da dove vengono gli ioni negativi?
Imbert, messo alle strette, mescola parole scientifiche e simil-filosofia orientale. Dice che tutti gli esseri viventi emettono ioni positivi, mentre i minerali e i batteri emettono ioni negativi (ma i batteri sono esseri viventi, ndr). Gli esseri viventi, prosegue, necessitano per vivere di ioni negativi ed è per questo che in Giappone (o almeno così dice lui) parlano di "vitamina dell'aria". Quindi dice che nelle ceramiche impigate ci sono batteri che tramite la fotosintesi si ricaricano al sole.
Tampieri ribatte che non ha spiegato nulla e, riferendosi con motivato sarcasmo a quanto Imbert aveva detto prima, dice che in dieci anni di studio avrebbero dovuto capire la chimica che sta alla base della presunta azione. Le aure magiche, dice, non producono nulla. Quel che può avere effetto è l'ossido di titanio, che potrebbe uccidere batteri come l'Escherichia coli, ma le concentrazioni sono così basse nella Biowashball che neppure quello può far qualcosa.

Quindi viene mostrato il bucato fatto in due lavatrici, una in cui è stato messa la Biowashball e un'altra in cui è stata messa una pallina per far giocare i cani. L'esperimento va un po' in bianco ( ;) ), perché quasi tutti i capi risultano puliti e quindi non c'è prova che funzioni più della pallina per cani, ma neppure che non funzioni. Solo su una coppia di capi restano le macchie in un caso e nell'altro, il che può confermare che la palla magica non aggiunge nulla all'acqua. (Certo, la presenza anche di una terza lavatrice con detersivo che avesse sfornato lo stesso capo pulito avrebbe dato una dimostrazione migliore).

Quintili chiede perché una ditta che ha un giro d'affari così vasto (due milioni di Biowashball vendute, dice Imbert) non si affida a test oggettivi.
Il conduttore chiede quindi a Imbert se hanno intenzione di farlo.
Imbert risponde che i loro maggiori esperti sono le madri di famiglia e loro sono soddisfatte.
In altre parole, sa bene che qualunque test serio non sarebbe superato e allora si rifugia in affermazioni a effetto, ma ovviamente inverificabili.

Conclusione: Biowashball è una bufalazza. E Beppe Grillo, cui piace atteggiarsi a quello che la sa lunga, si è fatto buggerare e sta propagandando una bufala.
 
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