Biowashball: la palla magica

« Older   Newer »
  Share  
Fljll Flòi
view post Posted on 17/1/2009, 09:33 by: Fljll Flòi




"Patti chiari", Tsi 1, 16 gennaio 2009

La trasmissione della televisione svizzera, condotta da Lorenzo Mammone, si occupa della Biowashball.
Steve Grangier, della LSB di Losanna, che distribuisce la Biowashball, dice che loro la usano da nove mesi e funziona. Aggiunge che "l'importante è l'atteggiamento". :lol:
Viene mostrato un filmato di Beppe Grillo che, con la sua consueta esaltazione, grida che bisogna difendersi e "Patti chiari" gli fa il verso dicendo: "ci vogliamo proteggere anche noi".
Viene ricordato il test già fatto dalla rivista italiana "Il salvagente" che aveva concluso che la palla magica era una bufala.
Paolo Attivissimo, intervistato, fa notare che si usa un linguaggio apparentemente scientifico, ma poi non ci sono riscontri.
Igor Staeheli va in un negozio di Chiasso (Centro Natur Dieta) che la vende e ne fa acquisto. La signora Lotti Anstein, del negozio, gli garantisce che la usa da due mesi e funziona. E' venduta a 65 franchi.

Il test
Staeheli se la porta via e va ai servizi centrali dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) di Biasca, che da 17 anni lava la biancheria proveniente da ospedali. Caricano tre lavatrici con a) detersivi, b) due biowashball (oltre i 4 kg si consiglia di usarne due), c) nulla.
Tatjana Maceroni, dei servizi dell'EOC, spiega che metteranno nel carico anche le strisce dell'ENPA di San Gallo, sulle quali ci sono macchie campionate per una rilevazione precise dell'azione del lavaggio.
Nelle macchine vengono messi alcuni capi sporchi che erano all'EOC per il lavaggio e altri capi acquistati appositamente e sporcati al momento con olio, vino e ketchup.
Dopo un'ora di lavaggio a 40°, si vedono i risultati. Sui capi messi a disposizione dalla EOC la differenza è nettissima: quelli lavati con i detersivi sono puliti, quelli lavati con sola acqua o con le biowashball mostrano macchie evidenti. I capi sporcati al momento vengono puliti sia con i detersivi che con la biowashball. Il lavaggio con sola acqua dà i risultati peggiori, anche se le differenze con quelli con le biowashball sono minime. Si rileva che quelli lavati con sola acqua puzzano più di quelli lavati con le biowashball.

Il dopo-test
Staeheli torna al negozio dove aveva acquistato la biowashball e riferisce i risultati del test. La signora Anstein gli risponde che per le macchie "profonde" bisogna aggiungere un quinto della consueta dose di detersivo e in questo modo il risultato dovrebbe essere pari a quello della dose intera del detersivo senza la palla magica.
Si torna in studio per il duello
image VS image
Steve Grangier (come detto sopra è il portavoce dell'azienda che distribuisce la Biowashball) dice che nel servizio si riconosceva che la biancheria lavata con le biowashball aveva perso l'odore e questo, a suo dire, prova che il prodotto funziona. Per spiegare i risultati diversi tra detersivi e biowashball, dice che prima del test avrebbero dovuto mettere per due ore al sole la biowashball. Ribadisce che il test ha mostrato che c'era una differenza rispetto al lavaggio con sola acqua (ndr: ma i risultati del test dicevano pure che questa differenza era minima).
Anna Tampieri, responsabile del laboratorio del Cnr di Faenza, ricorda che "Il Salvagente" aveva incaricato l'università di Padova di fare un test sulla biowashball. L'esperimento era stato fatto con macchie standard certificate dalla UE e controllate con tecniche fotometriche. Sola acqua e biowashball avevano dato risultati quasi uguali e ben inferiori a quelli ottenuti con i detersivi.
I distributori della biowashball parlano di un'azione degli infrarossi, ma la cosa suona strana e si chiedono spiegazioni a Grangier.
Grangier dice che non è un fisico e quindi a questo tipo di domande non può rispondere. Ripete che il test è viziato dal fatto che la biowashball non era stata preventivamente messa al sole. Dice che agisce sulla fisica dell'acqua e non sulla chimica. Afferma che la radio della Svizzera romancia ha chiesto al Politecnico di Losanna ricevendo come risposta che oggi non ci sono competenze in Europa per giudicare la ceramica usata per la biowashball.
Tampieri rileva che dire che agisce sulla fisica e non sulla chimica dell'acqua non ha senso dal punto di vista scientifico. Spiega quindi che la biowashball è fatta con un polimero inerte che contiene una bassa percentuale (10%) di ossido di titanio. Dopo essere stato esposto al sole, l'ossido di titanio, sostanza fotocatalizzante, può in effetti purificare l'acqua, ma la concentrazione è troppo bassa per produrre effetti rilevanti. Dentro la sfera ci sono pezzetti di sostanze ceramiche diversi tra loro. Alcuni sono inerti, altri rilasciano composti, ma sempre in percentuali assai basse. Di fronte a 50-70 litri di acqua per un ciclo di lavaggio ci sono pochi grammi di sferette che rilasciano qualche milligrammo di composti.
Grangier afferma che il discutere se funziona o no "è molto aleatorio" (ndr: :lol: ). Dice che scriveranno sulla confezione che anche per il primo utilizzo va esposta al sole per due ore.
Il conduttore osserva che comunque le biowashball hanno tolto l'odore.
Tampieri spiega che questo può essere attribuito alla porosità del materiale della biowashball che permette di assorbire le sostanze che causano l'odore. A proposito del fatto che le macchie fresche sono scomparse nel lavaggio con biowashball, osserva che ciò può essere avvenuto anche per semplice azione meccanica di sfregamento: le macchie più vecchie, quindi penetrate maggiormente nel tessuto, infatti non sono scomparse. Sconfessando un'affermazione dei distributori, dice che le ceramiche non emettono radiazioni infrarosse e che tali radiazioni comunque non scindono i legami dell'idrogeno nell'acqua.
Grangier ripete di non essere qualificato per rispondere a questioni di chimica, ma sostiene che gente che è qualificata nel campo ha affermato che non si può dare una risposta sicura. Quindi parla di microorganismi e fotosintesi (ndr: :blink: ).
Tampieri dice che si sta creando confusione: cosa c'entrano ora i microorganismi? Osserva poi che è curioso che l'azienda, né qui né nell'altra occasione, abbia mandato qualcuno che potesse rispondere alle questioni di chimica.
Grangier dice che il prodotto viene dalla Corea e che il primo ministro coreano l'ha premiato come migliore nuova tecnologia.
Tampieri ribatte che le capita di lavorare anche con enti coreani e giapponesi e non ha mai sentito nulla di questa presunta tecnologia. Invita Grangier a dirle i nomi degli enti che sarebbero a favore delle sue affermazioni.
Grangier conferma che la biowashball messa in frigorifero può eliminare gli odori e furbescamente si richiama a quanto prima detto da Tampieri.
Tampieri, però, lo blocca. L'ossido di titanio, dice, potrebbe effettivamente depurare l'aria, ma bisogna farla passare attraverso. Se semplicemente si mette lì in un cntuccio la biowashball, gli odori non possono sparire.
Grangier, sconfitto su tutta la linea, tenta la carta del vittimismo: "non ho mai visto un accanimento tale" ( :D ). E contro un prodotto biologico!
Mammone nega che ci sia accanimento: soltanto, si vuole vederci chiaro.
Visto che Grangier fa notare che in molti hanno rilevato che il bucato fatto con biowashball esce pulito, Tampieri conclude dicendo che anche l'acqua da sola a 40° dà buoni risultati.

Verdetto: vittoria netta di Anna Tampieri!

(le foto dei due contendenti sono prese dal blog di Paolo Attivissimo)


Link:

Via il detersivo, dentro la palla sul sito della trasmissione "Patti chiari":
http://www3.rtsi.ch/pattichiari/node/832
(prossimamente dal sito si potrà rivedere la trasmissione)
[AGGIORNAMENTO 4-2-2009: da qui si può (ri)vedere la puntata: http://www3.rtsi.ch/pattichiari/node/910 (formato .rm) ]

Paolo Attivissimo, Stasera Pattichiari esamina la pallina che sostituirebbe il detersivo, 16 gennaio 2009 (aggiornato con i commenti dopo la trasmissione)
http://attivissimo.blogspot.com/2009/01/bi...sera-la-tv.html

Edited by Fljll Flòi - 18/2/2009, 16:12
 
Top
11 replies since 29/11/2008, 09:34   2281 views
  Share