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| CITAZIONE (Bibliotopia @ 13/4/2007, 14:50) Il recente libro del collettivo di scrittori Wu Ming ( Manituana, Torino : Einaudi, 2007), come già era successo per le loro ultime pubblicazioni, esce con la seguente nota nella pagina dietro il frontespizio: CITAZIONE Gli autori difendono la gratuità del prestito bibliotecario e sono contrari a norme o direttive che, monetizzando tale servizio, limitino l'accesso alla cultura. Gli autori e l'editore rinunciano a riscuotere eventuali royalties derivanti dal prestito bibliotecario di quest'opera. Sabato sera (1 settembre 2007, ore 21) Wu Ming 2 era a Como per presentare il collettivo di scrittori di cui fa parte (i Wu Ming, appunto) e in particolare il loro ultimo libro, Manituana, alla manifestazione "Parolario" e non ha mancato di criticare l'idea della tassazione del prestito bibliotecario, lanciando anche una frecciata al "sedicente sindacato degli scrittori" che la appoggia, dicendo di non conoscere nessuno scrittore che aderisce a tale sindacato. E' assurda, ha detto, una proposta che prevede che una biblioteca tanto più lavora bene tanto più viene tassata. Ha aggiunto che il loro romanzo Q è stato scaricato gratis dal loro sito 20000 volte, ma non pensa che per questo abbia venduto di meno. Anzi, si è detto convinto che grazie a questo abbia venduto anche di più, perché uno dopo averlo conosciuto così potrebbe aver avuto voglia di comprarlo, magari per regalarlo (e alla fidanzata, ha detto con una battuta, non regali un pacco di A4 incartati). Insomma, ha concluso, un testo scaricato può forse corrispondere a cinque libri venduti.
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