CITAZIONE (giosi @ 21/8/2010, 11:03)
no non somiglia a queste lucertole. le zampe erano corte e paffute e anche le dita erano corte.
Come avrai intuito, l'ipotesi che mi sembra migliore è che fosse un gongilo.
La colorazione del gongilo può variare. I colori di cui parli mi sembrano comunque piuttosto insoliti per questa specie.
Ho fatto qualche ricerca e ho provato a vedere se qualcuno ne sapeva più di me, ma per ora non ho trovato nulla.
Se scopro qualcosa, o qualcuno mi comunica di aver scoperto qualcosa, lo scrivo.
Se rivedi un animale simile e hai la macchina fotografica a portata di mano, fagli una foto.
CITAZIONE (qabiru @ 28/9/2010, 12:21)
è da tempo che sto raccogliendo prove riguardanti la presenza di un grosso rettile che vive o che ha vissuto in Sicilia.
Sinora le uniche prove che ho sono leggende popolari sulla "beddrina" tradotto "bellina", rettile che viveva nei canneti e che poteva incurgitare anche un bambino. Tanti anziani ne parlano ma nessuna prova scientifica.
Nel mio intervento più sopra, che immagino avrai letto, ho citato alcuni casi, ma, come dicevo là, non credo che possano essere presi come prove dell'esistenza di un grosso rettile sconosciuto. Anche dalle nostre parti (area del lago di Como) si raccontava di
grossi lucertoloni che però, invece che mangiarsi i bambini come il "tuo", succhiavano il latte alle mucche. In Sardegna si racconta dello "scultone". In nessun caso, come fai notare anche tu, è mai saltata fuori una prova. Quindi, salvo sorprese che farebbero fare un balzo a qualunque zoologo, credo che dobbiamo rassegnarci a catalogarli tra le leggende. Comunque anche le leggende sono interessanti e quindi ti auguro di trovare materiale interessante e spero che ci terrai informati.
CITAZIONE
Al contrario, ho certezza di due trafiletti (da me letti) di giornali locali, a disatanza di quasi 25 anni, di grossi serpenti (3,4 mt) avvistati nei territori di Enna, durante la mietitura, e nelle zone Iblee
Questo è molto interessante. Hai una copia di questi articoli? Saresti disponibile a farci avere una scansione o foto? (Naturalmente sarai debitamente accreditato come colui che ha trovato gli articoli)
Se vuoi contattarmi via email: mah.giorgio -AT- gmail.com (ovviamente -AT- sta alposto della chiocciola).
CITAZIONE
sicuramente idonee per l'eventuale presenza di specie sconosciute
Se c'erano davvero i serpenti avvistati, non è detto che debbano per forza essere specie sconosciute. Potrebbe trattarsi di esemplari di dimensioni fuori dall'ordinario di specie conosciute. Hai scritto "avvistati": quindi non sono stati uccisi (o comunque catturati) e misurati con cura, ma valutati a occhio? Se così è stato, è facile sbagliare, anche di parecchio. Inoltre è sempre possibile che l'autore dell'articoli sbagli nel riportare le dichiarazioni dei testimoni.
L'erpetologo Silvio Bruno racconta che nel 1969 in Trentino una corriera era passata sopra una biscia dal collare (
Natrix natrix) che secondo autista e passeggeri era "poco più corta della larghezza della strada" e quindi sarebbe stata lunga circa 4 metri. L'autista aveva appeso il serpente morto a un ramo di un albero. Bruno era andato a recuperarlo scoprendo che era lungo "solo" 1,70 cm circa (comunque tantissimo per tale specie
Tre metri e quaranta sono davvero tanti per qualunque serpente italiano, ma alla base delle notizie potrebbe esserci un serpente di dimensioni già ragguardevoli e in più "aiutate" da una valutazione generosa.
I cervoni (
Elaphe quatuorlineata) possono superare i due metri. Nel 1966 tra le rovine di Veio sono stati catturati due cervoni lunghi 2,40 m.
Bruno riferisce anche di un cervone imbalsamato lungo 3,40 m esposto nel Gabinetto di storia naturale di Lecce (l'esemplare era stato catturato a Gallipoli) e, pur avvertendo però che "la tassidermia tradizionale tendeva a ingrandire i serpenti", conclude che comunque anche da vivo doveva avere "dimensioni [...] cospicue".
(Le notizie qui sopra citate sono tratte da Silvio Bruno,
I serpenti giganti, "Criptozoologia", [4], 1998, p.23)