A caccia dell'inferno, "Voyager", Rai Due, 9 novembre 2009
Voyager se n'è andato a Tunguska al seguito di due spedizioni di ricerca.
Una delle spedizioni è quella diretta da
Romano Serra, docente di fisica all'università di Bologna.
Secondo Serra, la spiegazione più credibile per spiegare l'evento di Tunguska è quella di un oggetto da 30-40 metri proveniente dallo spazio che sarebbe caduto sulla Terra.
La spedizione è atterrata il 20 giugno del 2009 da quelle parti. L'ipotesi della squadra di Serra è che un frammento di un meteorite sia caduto a una decina di km dall'epicentro dell'evento scavando un cratere che sarebbe poi diventato il lago C^eko.
Maurizio Serrazanetti dice che dalle testimonianze dei tempi sembra di capire che prima il lago non ci fosse. Quindi lui e
Carlo Stanghellini se ne vanno sul lago in canotto con gli strumenti per verificare l'ipotesi. Una ripresa di una telecamera calata in acqua mostra sul fondo dei rami il che fa pensare ai ricercatori che prima lì ci fosse una foresta.
Serra controlla invece gli alberi, che mostrano anelli di accrescimento più ridotti prima dell'evento. La distruzione della foresta con l'evento del 1908, distruggendo la foresta, avrebbe lasciato più luce e questo può spiegare perché in seguito gli anelli sono più larghi.
L'altra spedizione è quella di
Jason Morgan, geofisico della Cornell University, e di
Paola Vannucchi, geologa del'università di Firenze. La loro ipotesi è che l'evento del 1908 non sia stato causato da un corpo celeste, ma da un fenomeno terrestre. Fanno notare che la zona coincide con il cratere di un vulcano.
Al termine del tempo previsto per le ricerche, un elicottero arriva a riprendere gli studiosi. Voyager dice che c'è comunque una sorpresa: infatti dall'elicottero scende una nuova spedizione con una tale "Nina Alexijva" (così in sovraimpressione) che ritiene che l'evento di Tunguska sia dovuto alla caduta di un'astronave aliena.
Quindi Voyager aggiorna le ipotesi: meteorite (che ha formato il lago), fenomeno tellurico "o forse un'astronave aliena". E commenta: "ognuno viene qui per cercare, e forse per trovare, quello che vuole".
NDR: Notare che Voyager si dice sorpreso per l'arrivo di altra gente, non per il fatto che questa gente dice che sta cercando un'astronave aliena.
Mi chiedo poi cosa avranno pensato i ricercatori delle due spedizioni a proposito del commento finale...