Bigfoot

« Older   Newer »
  Share  
Fljll Flòi
view post Posted on 16/8/2008, 15:02




Il Bigfoot resta leggenda, fallito il test del DNA sui resti del presunto uomo-scimmia
Corriere.it, 16 agosto 2008
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologi...44f02aabc.shtml

image

CITAZIONE
Mercoledì due statunitensi, Matthew Whitton e Rick Dyer, avevano dichiarato di aver trovato i resti di un Sasquatch - così i nativi americani chiamano lo scimmione - durante un escursione nel nord della Georgia. Il test del Dna ha però dato esito negativo. «Uno dei campioni esaminati appartiene a un essere umano e l'altro (al 96%) è di un opossum, un tipo di marsupiale grande come un gatto», ha dichiarato Curt Nelson, uno scienziato dell'Università del Minnesota.

CITAZIONE
Tom Biscardi, un presentatore di una radio online che ha organizzato la conferenza stampa di Palo Alto ora contesta i risultati del test scientifico. Secondo lui i campioni potrebbero essere stati prelevati in modo «non corretto» ed essere stati «contaminati», quindi chiede un'autopsia.

 
Top
view post Posted on 16/8/2008, 15:40
Avatar

Biblioteca

Group:
Administrator
Posts:
162
Location:
Drezzo, Gironico, Moltrasio, Parè

Status:


Su questo caso ci sono due articoli di Brian Switek nel suo blog scientifico Laelaps:

Nessie could not be reached for comment, 14 agosto 2008
http://scienceblogs.com/laelaps/2008/08/ne..._reached_fo.php

Bigfoot plays 'possum, 16 agosto 2008
http://scienceblogs.com/laelaps/2008/08/bi...lays_possum.php
 
Web  Top
view post Posted on 18/8/2008, 13:55
Avatar

Bibliotecario

Group:
Moderator
Posts:
204
Location:
Parè, Moltrasio

Status:


Non è il primo episodio di questo genere.
E' famoso il caso di Frank D. Hansen che nel 1967 girava con un presunto ominide chiuso nel ghiaccio e lo mostrava al pubblico (a pagamento).
Hansen raccontò dapprima che era un uomo preistorico trovato conservato in un blocco di ghiaccio che galleggiava nel Pacifico settentrionale. Il corpo, recuperato da cacciatori di foche russi (o da cacciatori di balene giapponesi, se preferite questa versione), sarebbe finito a Hong Kong dove sarebbe stato acquistato per conto di un ricchissimo americano che lo avrebbe prestato a Hansen per portarlo in giro in esibizione.
Nel dicembre del 1968 il presunto ominide fu mostrato ai criptozoologi Ivan T. Sanderson (che ne fece un noto disegno) e Bernard Heuvelmans, che lo reputarono autentico (gli studiosi della prestigiosa Smithsonian Institution, invece, non poterono esaminarlo).
Nel 1969 Hansen tornò a mostrare, presso un centro commerciale, il suo presunto ominide (o un altro, dato che le immagini di "Time-Life" mostrano differenze rispetto al disegno di Sanderson).
Hansen ideò una storia più avventurosa dicendo che si era imbattuto nella creatura viva nei boschi del nord del Minnesota e le aveva sparato. Più avanti era tornato a prendere il corpo e lo aveva conservato nel congelatore per sette anni prima di cominciare a portarlo in giro.

Heuvelmans lo battezzò Homo pongoides ed elaborò un'ipotesi che viene così riferita da Jean-Jacques Barloy:
CITAZIONE
La chiave del mistero è stata trovata senza alcun dubbio da Heuvelmans nel numero del primo novembre del 1966 del World Journal Tribune; secondo il giornale, in Vietnam dei soldati americani avrebbero ucciso «un'enorme scimmia antropoide». [...] Hansen, non a caso, era stato militare in Vietnam. Questa oscura faccenda si sarebbe dunque improvvisamente chiarita: prende forma uno scenario perfettamente coerente. Davanti al cadavere dell'uomo villoso, Hansen si dice che potrebbe far fortuna mostrandolo nelle fiere. Il mezzo per farlo entrare negli Stati Uniti è semplicissimo: basta metterlo in una delle bare destinate ai soldati uccisi [...].

Secondo Barloy, "è un'ipotesi perfettamente verosimile". Personalmente, la trovo al contrario del tutto inverosimile (diciamo pure assurda). C'è ovviamente una spiegazione meno azzardata.
Un biologo dell'Università di Londra, John Napier, riuscì a contattare un tale Howard Ball che gli riferì che era stata la sua ditta a costruire in gomma nel 1967 l'Homo pongoides di Hansen. Anche altri due laboratori dissero di aver realizzato un finto ominide.
Il ghiaccio, diceva Napier, era suggestivo e, inoltre, rendeva più difficile vedere bene i dettagli della creatura e accorgersi che si trattava di un falso.


Jean-Jacques Barloy, Gli animali misteriosi : invenzione o realtà?, Roma : Lucarini, 1987, pp.203-204.
Creature leggendarie, a cura dei redattori delle edizioni Time-Life, sl : Hobby & Work, 1994, p.111.
Massimo Polidoro, Un Neanderthal sotto ghiaccio, "Focus", dicembre 2003, pagina non numerata tra le pp.284 e 285.
 
Top
view post Posted on 18/8/2008, 14:40
Avatar

Bibliotecario

Group:
Moderator
Posts:
204
Location:
Parè, Moltrasio

Status:


Gli "uomini selvatici" messi in mostra non sono un fenomeno solo americano.
Possiamo citare un esempio comasco. Nel 1871 il "Gran Serraglio Milanese" portò in mostra a Como diversi animali (si nominavano leoni, tigri, pantere, orsi, lupi, iene, boa e pitoni) e anche un "uomo selvaggio" (1).
In questo caso, è verosimile che non si trattasse di un falso o di un trucco e che l'uomo "selvaggio" ci fosse davvero, anche se non era certamente un esemplare di una popolazione o specie selvatica di uomini, ma piuttosto un individuo affetto da ipertricosi (crescita eccessiva di pelo). Persone con qualche tipo di anomalia fisica potevano essere oggetto di una curiosità che oggi ci appare a ragione morbosa ed essere messi in mostra come fenomeni da baraccone. Per esempio, a Como nel 1853 era stato mostrato al pubblico a pagamento un uomo albino e un giornale lo decrisse come "un divertimento straordinario" (2).

(1) Serraglio di belve in Piazza Porta Torre, “Corriere del Lario”, n.58, 22 luglio 1871, pp.2-3.
(2) Spettacoli d’oggi!!!, “Il Corriere del Lario”, n.45, 9 novembre 1853, p.180.


Sugli "uomini selvatici" in Italia, dalle leggende a presunti casi recenti ho scritto qualche anno fa un articolo che è disponibile sul nostro sito:
http://bibliotopia.altervista.org/zoologia...selvaticoit.htm
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 20/8/2008, 10:10




Non che si potesse pensare che fosse vero, ma per la cronaca i due che avevano "trovato" il bigfoot in Georgia hanno confessato che era un costume di carnevale:

Le sembianze di Bigfoot erano solo pezzi di un costume di carnevale, Corriere.it, 19 agosto 2008
http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_...44f02aabc.shtml
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 23/8/2008, 15:09




Ma siamo diventati gli idoli del Corriere di Como! :D

Giovedì hanno fatto un paginone su questo topic citando abbondantemente Giorgio.

Recupero il testo dalla cache di Google (andando sul sito dà "Scheda articolo inesistente"):

CITAZIONE
Uomini selvatici in terra lariana
La beffa del “Bigfoot” americano fa discutere gli appassionati di misteri
Anche il Lario si fa conquistare dal mito degli “uomini selvatici”. Dopo il mostro approdato chissà come sulla spiaggia neyorkese di Montauk che non ha fatto dormire gli appassionati di misteri ai primi di agosto, la scorsa settimana ha tenuto banco su Internet un’altra inquietante incarnazione dell’immaginario, ossia l’uomo-scimmia “Bigfoot”, che pareva fosse spuntato in Georgia. Due poliziotti statunitensi, Matthew Whitton e Rick Dyer, avevano dichiarato di avere rinvenuto i resti di uno “Sasquatch” - così i nativi americani chiamano lo scimmione - durante un’escursione. Esibendone peraltro i resti in un congelatore, manco fosse la scorta per l’inverno di un ristorante. Dopo il giro del mondo mediatico, l’ovvia e amara verità: i due hanno ammesso che era un gigantesco costume di carnevale.
Il mistero non ha mancato di sorprendere e d’incuriosire anche il Lario e in particolare gli appassionati di criptozoologia della rivista “Mah”. Un gruppo di ricercatori che fa capo alle biblioteche di Drezzo, Gironico, Moltrasio e Paré e che si occupa sul sito Internet http://bibliotopia.altervista.org di “teschi di cristallo”, animali preistorici come il Lariosauro, simboli magici, ufo e fenomeni paranormali assortiti.
In merito a “Bigfoot” e alla leggenda che lo accompagna, uno degli animatori del sito, Giorgio Castiglioni, fa notare che quello della Georgia «non è il primo episodio del genere. È famoso il caso di Frank D. Hansen che nel 1967 girava con un presunto ominide chiuso nel ghiaccio e lo mostrava al pubblico (a pagamento)».
Ma precisa anche che «gli “uomini selvatici” messi in mostra non sono un fenomeno solo americano. Possiamo citare un esempio comasco. Nel 1871 il “Gran Serraglio Milanese” portò in mostra a Como diversi animali (si nominavano leoni, tigri, pantere, orsi, lupi, iene, boa e pitoni) e anche un “uomo selvaggio”. In questo caso, è verosimile che non si trattasse di un falso o di un trucco e che l'uomo “selvaggio” ci fosse davvero, anche se non era certamente un esemplare di una popolazione o specie selvatica di uomini, piuttosto un individuo affetto da ipertricosi (crescita eccessiva di pelo). Persone con qualche tipo di anomalia fisica potevano essere oggetto di una curiosità che oggi ci appare a ragione morbosa ed essere messe in mostra come fenomeni da baraccone. Per esempio, a Como nel 1853 era stato mostrato al pubblico a pagamento un uomo albino e un giornale lo descrisse come “un divertimento straordinario”».
Con dovizia di riferimenti e citazioni Castiglioni tira in ballo a proposito di “Bigfoot” anche il caso più vicino a noi, quello dell’Homo Salvadego di Sacco in Valgerola, pregevolissimo esempio di dipinto quattrocentesco anche se ci si dovesse limitare al solo aspetto artistico senza andare a scomodare leggende e psicosi collettive. Il personaggio dal corpo peloso e dalla barba fluente, munito di nodoso randello, si presenta al visitatore in questo modo: «Ego sonto un homo salvadego per natura, chi me ofende ge fo pagura».
Commenta Castiglioni: «Si raccontava che se, quando si faceva il formaggio nelle baite, non si lavorava per bene, l’umìn selvàdich compariva alla finestra e correggeva gli errori commessi. Curiosamente, nonostante in questa storia appaia come un personaggio saggio ed utile agli uomini, l’umìn selvàdich era usato anche come spauracchio per i bambini».

"Corriere di Como", 21 agosto 2008, p.9

 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 15/12/2009, 17:45




Sasquatch: esiste lo yeti americano?, "Mistero", Italia 1, 11 dicembre 2009

Enrico Ruggeri introduce l'argomento dicendo che le impronte del sasquatch sono lunghe da 40 a 46 cm e la sua altezza è tra i 2 e i 2,70 metri. Si chiede se possono essere primati sconosciuti oppure automi alieni con il compito di raccogliere campioni organici (ndr: :wacko: :wacko: :wacko: ).
Jimmy Chilcut, agente di polizia scientifica del Texas, parlando delle impronte, dice di non aver mai visto nulla di simile e che calchi fatti a vent'anni di distanza hanno le medesime caratteristiche, cosa che escluderebbe la burla. Dice che non appartengono né ad un uomo né a un primate conosciuto e conferma solennemente con un "mi ci gioco la reputazione".

Viene mostrato il "filmato del Memorial Day", girato da Lori Pate in una località sulla costa del Pacifico nord-occidentale. Anche Tom Lines quel giorno aveva visto l'essere e aveva preso un binocolo per osservarlo meglio. Lines dice di averlo potuto vedere al binocolo per tre secondi, sufficienti per dire che non era un uomo e che aveva lunghi peli sulle braccia.
Per fare una verifica, fanno correre un atleta lungo il percorso fatto dal "bigfoot" del filmato. Doug Devine dà i risultati: la figura misteriosa, che era stato definito velocissimo dai testimoni, correva a 13,7 km/h mentre l'atleta, sullo stesso tratto, ha raggiunto una velocità più che doppia: 27,5 km/h. La falcata del "bigfoot" (altezza valutata a m 1,60 e lunghezza delle gambe a 76 cm) era di 1,30 m, mentre quella dell'atleta di 2 m.

Vengono mostrati anche il famosissimo filmato Patterson e quello di Paul Freeman.
Il primatologo Esteban Sarmiento dice che la falcata dell'essere del filmato Freeman è più lenta. La mole gli sembra notevole. Dice anche, però, che la qualità del filmato è scadente.
Jeff Meldrum, antropologo dell'università dell'Idaho, dice che il bigfoot del filmato Patterson sembra ruotare i piedi in modo insolito.
Andrew Nelson nota nello stesso filmato un'anomalia sulla coscia che a suo dire può indicare la rottura di una fascia muscolare. A suo parere nel 1967 era difficile fare un falso così sofisticato.
Daris Swindler, professore di anatomia, dice che il calco di Skookum non appartiene né a un cervo, né a un orso, né a un alce e neppure è artificiale. Lo ritiene quindi l'impronta di un animale non ancora classificato.
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 24/9/2010, 20:58




Rapito dal mostro, "Voyager", Rai Due, 21 settembre 2010

Alfred Ostman raccontò di essere stato rapito da un sasquatch (altro nome del bigfoot). Il fatto sarebbe avvenuto nel 1924 quando Ostman, cercatore d'oro, si era accampato in un luogo dove era stato portato per via d'acqua da una guida che poi se ne era tornata indietro. La guida gli aveva parlato del sasquatch, ma lui non ci aveva creduto per nulla (ndr: dire che prima si era stra-scettici è un classico di chi fa racconti come questo).
Al mattino seguente aveva trovato il contenuto dello zaino sparpagliato per terra e il cibo rubato. Lo stesso la seconda notte. Così la terza aveva deciso di stare sveglio con il fucile pronto. Poi però si era addormentato e si era svegliato mentre veniva trasportato, avvolto nel sacco a pello, da un sasquatch alto 3 metri che lo aveva portato in un canyon dove c'era la sua famigliola che comprendeva, oltre al maschio adulto che lo aveva trasportato, una femmina e due cuccioli.
Il secondo giorno di prigionia aveva tentato di scappare, ma il sasquatch maschio grosso l'aveva bloccato. Il settimo giorno aveva tirato fuori il tabacco da fiuto, quando il sasquatch glielo aveva tolto di mano e se l'era ingoiato. Dopo un po' aveva cominciato a vomitare ed era svenuto. Ostman aveva colto l'occasione per fuggire. Non ne aveva parlato con nessuno per timore di essere deriso fino al 1952. Nel 1957 uscirono degli articoli che raccontavano la sua presunta avventura. Ostman morì nel 1969 e ha sempre ribadito che la sua storia era vera.

Lo scrittore John Green dice che secondo lui li ha visti davvero (ndr: come dubitarne? :D ) e che la descrizione è diversa da quella che allora ci si sarebbe aspettati (questo per lui è un indizio di veridicità).
Il biologo John Bindernagel dice che il sasquatch potrebbe esistere davvero e sarebbe un primate raro anche se più comune di quanto si creda.

NDR: Mio parere: l'esistenza del bigfoot non è credibile e storie ridicole come questa non giovano certo ai suoi sostenitori.
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 28/10/2010, 21:55




Nel servizio di "Voyager" A caccia di mostri (27 ottobre 2010) si parla tra gli altri del bigfoot.

Giacobbo gironzola per l'International Cryptozoology Museum e per cominciare finisce davanti a uno schermo su cui scorre un filmato del bigfoot. Giacobbo dice che questo filmato del 1967 (ndr: il famoso filmato Patterson) è stato messo in discussione, ma la versione stabilizzata (in originale, girato con una telecamera a mano, ballava parecchio) ha fatto emergere particolari non notati prima come il fatto che l'essere avrebbe il seno. Giacobbo dice che nessun costume da carnevale da scimmione aveva la sporgenza del seno. Dice anche che si vedono evidenziati i muscoli degli arti inferiori e che questo non sarebbe possibile se fosse un costume.
Coleman dice che ci sono diverse creature misteriose antropomorfe oltre al bigfoot, come lo yeti, l'orang pendek, lo yowie, lo skunk ape. Dice che le prove più convincenti dell'esistenza del bigfoot sono il filmato di Patterson, il fatto che in quella zona ci siano tradizioni su questo essere, la scoperta di orme: per lui quindi il bigfoot esiste e vive nella California settentrionale e sulla costa occidentale del Pacifico.

Giacobbo dice che le creature misteriose come bigfoot e simili potrebbero avere un parente reale (ndr: sic! quindi vuol dire che pensa che bigfoot sono irreali?) nel Pleistocene: il Gigantopithecus.
Voyager dice che i fossili di questo ominide, il più grande mai vissuto, sono stati usati nella medicina tradizionale cinese e per questo molti sono andati perduti.

Edited by Fljll Flòi - 29/10/2010, 20:33
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 16/3/2014, 17:33




Nella rubrica "Extreme mystery" ("Mistero", Italia 1, 23 gennaio 2014), Sabrina Pieragostini parla del bigfoot e cita Melba Ketchum che, analizzando 113 campioni del presunto animale, ha concluso che deriva da un incrocio avvenuto 15.000 anni fa tra una femmina di Homo sapiens e un maschio di una specie sconosciuta. (ndr: :o: )
Dice che la costa nord-ovest, la regione dei Grandi Laghi, la Sierra Nevada e le Everglades sono le zone con numero maggiore di avvistamenti.
 
Top
9 replies since 16/8/2008, 15:02   377 views
  Share