Cure alternative

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Fljll Flòi
view post Posted on 14/10/2008, 16:02




Margherita De Bac, Censis: in stallo le cure alternative, «risale» il medico di famiglia, Corriere.it, 14 ottobre 2008
http://www.corriere.it/salute/08_ottobre_1...44f02aabc.shtml

Copio la parte sulle cure alternative:

CITAZIONE
ALTERNATIVE IN CALO – Secondo il Censis le cure non convenzionali restano «appannaggio di robuste minoranze ma non sembrano in grado di sfondare su numeri più grandi». Nell’ultimo anno il 13,9% degli italiani ha utilizzato l’omeopatia (era 13,7% nel 2001). Aumentano dell’1,9% coloro che si affidano a tecniche di manipolazione e massaggio, mentre la vera sorpresa è la fuga dalla medicina cinese, praticata da meno dell’1% del campione. Sette anni fa i cittadini che sceglievano questi rimedi erano il doppio. Forse il fenomeno è da attribuire alla diffidenza più generale della popolazione nei confronti del made in China, dopo i noti scandali su prodotti adulterati o risultati tossici. Lieve crescita della fitoterapia (4,1% la usano, l’1% in più). La pranoterapia viene praticata dall’1,4% degli italiani, il reiki resta confinato ad una piccola minoranza, 0,2%.

MA LAUREATI E DONNE LE PREFERISCONO - Le cure alternative godono maggior favore tra le donne (26%), laureati (oltre il 36%) e residenti al centro (25%). Secondo il 30,5% degli intervistati sono rimedi naturali e innocui, ma a pensarla così sono lo 0,3% in meno rispetto all'ultima rilevazione. Aumentano in compenso gli italiani convinti che questi prodotti siano inutili e qualche volta dannosi: 15,2%, il 1,5% rispetto al 2002. E sono sempre di più quelli che li considerano espressione di concezioni diverse della medicina o utili solo per piccoli disturbi.

 
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Fljll Flòi
view post Posted on 18/2/2011, 22:47




Medicine alternative: miti e realtà : gli errori, le ragioni, i trucchi della pseudomedicina, conferenza di Salvo Di Grazia, medico, autore del blog MedBunker, a Lugano, 12 febbraio 2011, organizzata dal Cicap Ticino

Salvo Di Grazia dice che non esiste la "medicina alternativa": per la scienza non funziona.
Prende in esame due accuse fatte da alcuni sostenitori delle medicine alternative:
* Ci sarebbe un complotto contro queste medicine. Ma, dice Di Grazia, perché un medico dovrebbe unirsi al complotto?
* Ci sarebbero interessi economici contro queste cure. Di Grazia porta un esempio: fino al 2005 la gastrite si curava con interventi chirurgici e medicinali. Quindi Marshall e Warren scoprirono che è causata da un batterio, Helicobacter pylori. Bastava quindi una cura con l'antibiotico. Questo era contro gli "interessi economici", ma la loro scoperta fu pubblicata su una rivista scientifica, la cura si diffuse, e i due ricevettero il premio Nobel. A dispetto della diceria che ricerche nuove che vanno "contro gli interessi economici" verrebbero bloccate.

Ma i numi della medicina alternativa cosa fanno quando si ammalano? Usano la loro medicina alternativa? Parrebbe di no. Di Grazia fa alcuni esempi:
* Hulda Clark, sostenitrice di una teoria "alternativa" per la quale tutte le malattie (ndr: compreso il cancro) vengono da parassiti e possono essere curate con l'elettricità, non usò le sue cure quando si ammalò di cancro.
* Luella May, sostenitrice della naturopatia, quando si ammalò andòa ricevere le cure vere in un opsedale (anche se poi disse che aveva usato l'argento colloidale di nascosto. Ma allora, si chiede il medico, perché è andata in ospedale?)
* Ryke Hamer, per il quale i tumori nascono da conflitti psicologici (è la "Nuova medicina germanica" che ha un gran seguito), ma ammalatosi di cancro si affidò alla radioterapia.
* Boiron, proprietario dell'omonima ditta di prodotti omeopatici, per l'ernia usa il cortisone e dice che per patalogie serie l'omeopatia è inutile.

Di Grazia cita lo studio di Kruger e Dunning Unskilled and unaware of it che mette in luce la tendenza a sopravvalutare le prove che confermano un'ipotesi.
Invita a farsi delle domande sulle cure proposte: esistono studi scientifici? sono corretti? sono stati ripetuti? è stato usato il doppio cieco randomizzato (né sperimentatore né paziente devono conoscere la natura del farmaco).
Cita l'effetto Hawthorne indicato da Mayo e Roethlisberger in uno studio del 1927: la presenza di osservatori influisce sui risultati. Nello studio si rilevò che con l'illuminazione elettrica i lavoratori davano maggiori risultati. Tuttavia facendo la stessa osservazione su coloro che erano rimasti con la luce ad olio si vide un incremento. La spiegazione era che, quando venivano monitorati, i lavoratori lavoravano di più, indipedentemente dal tipo di luce.
Bisogna stare attenti al "bias di conferma" che porta a cercare di avere la risposta che già si vuole.

La medicina alternativa di cui parla più a lungo è l'omeopatia. Ho messo il resoconto di questa parte della conferenza nel topic sull'omeopatia.

Di Grazia cita anche altre medicine alternative:
* Reiki, una sorta di pranoterapia orientale. Si basa su tre "miracoli": il fondatore si rompe un piede ma lo rimette a posto, si fa una mangiata terribile e non ha conseguenze, cura il mal di denti della figlia del locandiere.
* Cupping. Cita il caso di bambino morto per infezione delle ferite.
* Detox. Si mettono i piedi in acqua salata. Nell'acqua sono messi elettrodi di rame. L'acqua si colora di marrone, ma è per il rame degli elettrodi, non per presunte sostanze che escono dal corpo.
* Idrocolonterapia. Assurda: il corpo si ripulisce da solo.

Di Grazia dice che "naturale" non vuol dire per forza "buono": in natura ci sono anche la v. cicuta, la datura, l'aconito.
Dice che a volte si ha pure una percezione errata a proposito. Si crede che le medicine alternative usino sostanza più "naturali". Mostra per esempio la pervinca e il piombo, dicendo che molti penserebbero subito che il fiore sarà usato dalle cure "naturali" e il piombo da quelle "tradizionali", mentre è il contrario: la pervinca è utilizzata per un chemioterapico e il piombo è usato in omeopatia (ndr: anche se ovviamente con le diluizioni omeopatiche non ne rimarrà traccia).

Di Grazia dice che i "meridiani" di cui parla l'agopuntura non esistono: sono linee inventate.
Dice che molte terapie che si credono antiche sono in realtà invenzioni recenti: il reiki è nato nel 1920, l'auricoloterapia nel 1957.
Elenca i danni che possono fare terapie alternative:
* morte da avvelenamento (laetrile, vitamina B17)
* argiria (argento colloidale)
* perforazioni intestinali (idrocolonterapia)
* alcalosi metabolica (bicarbonato di sodio)
* perforazione timpanica (candele auricolari; dice di aver visitato lui stesso un bambino con un timpano perforato)
* infezioni (agopuntura)
Aggiunge il grave danno del distacco da terapie efficaci:
* tumore mammario: trattato 80% di sopravvivenza, non trattato 18,4%.
* tumore polmonare trattato al I stadio 93% di sopravvivenza, non trattato 0%.
* leucemia linfatica acuta trattata 90% di sopravvivenza, non trattata 0% a 12 mesi

Di Grazia dice che bisogna controllare le affermazioni:
- vedere la documentazione completa
- vedere le statistiche (cita il caso del figlio di Di Bella che sul tema ha detto che le statistiche lasciano il tempo che trovano)
Cita il caso di Emily Rosa, la bambina che fece un test a varie guaritrici che dicevano di percepire il corpo: le faceva mettere dietro un paravento con due buchi per infilare le mani e quindi metteva o non metteva la sua mano vicina alla loro e chiedeva se la "sentivano": i risultati dell'esperimento mostrarono che indovinavano quanto si poteva fare sparando a caso. Il suo esprimento fu pubblicato sul "Journal of the American Medical Association" facendo di Emily la più giovane persona (9 anni!) a pubblicare uno studio su una rivista peer-reviewed.

Mostra delle lastre portate come prova di tumori regrediti con metodi alternativi e fa osservare che in realtà si tratta di lastre fatte a profondità diverse.
Mostra due radiografie del torace (una è 9 mesi dopo l'altra) fatte da un medico che pretende di curare il cancro con il bicarbonato: la parte che si vede a destra è identica in entrambe: si può perfettamente sovrapporre. Ovviamente è impossibile che la posizione in cui il paziente si èposto sia perfettamente uguale al millimetro (e oltre), quindi non può che essere un fotomontaggio.
Cita una pubblicazione di Di Bella (Complete objective response of oesophageal squamocellular carcinoma in biological treatment): nell'articolo stesso è scritto: "The patient underwent chemiotherapy treatment, with a reduction of the assessable mass by about 50%". Quindi non si può attribuire il merito alla sua terapia.
Dice che su 76 casi di carcinoma mammario trattati con il metodo Di Bella c'è stata una sopravvissuta, mentre con le cure scientifiche si arriverebbe a 60 su 76.

NDR: Se volete vedere la conferenza, è su Youtube qui.
 
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Mah
view post Posted on 13/10/2015, 21:55




Il 17 e 18 ottobre si terrà a Como, presso l'Università della Terza Età, il convegno La cura dell'anima, organizzato dall'associazione Cuore con le ali.
Nel programma sono indicate diverse pratiche per le quali non ci risulta che ci siano prove di efficacia: iridologia, reiki, aura soma, piramidoterapia, stretching dei meridiani, cristalloterapia.
Abbiamo quindi scritto all'associazione per chiedere se potevano indicarci degli studi clinici controllati che mostrassero l'efficacia di tali pratiche. Dato che una relatrice, Carmen Guarino, era indicata come esperta della Nuova medicina germanica di Hamer (una pratica le cui idee sulla genesi e sulla cura dei tumori sono ritenute dagli scienziati infondate e pericolose), abbiamo fatto anche una domanda in merito a questa.

L'associazione Cuore con le ali ci ha mandato una cortese e pronta risposta in cui, però, non era indicato alcuno studio clinico controllato che mostrasse l'efficacia delle pratiche citate.
A proposito del reiki, ci è stato risposto che "è inserito in alcuni ospedali italiani [...] convenzionati con il servizio sanitario italiano". E' chiaro, tuttavia, che il fatto che sia in uso in un ospedale non può essere indicato come prova di efficacia al posto degli studi clinici. Anzi, l'adozione di una pratica in un ospedale dovrebbe essere la conseguenza dell'esistenza di studi clinici controllati con esito favorevoli e, in assenza di questi, non dovrebbe avvenire.
Ci è stato risposto, inoltre, che la legge regionale della Lombardia n.2 del 2005 riconosce le "discipline bio-naturali" come quelle in questione. Il comma 2 dell'articolo 1 di tale legge regionale, a dire il vero, afferma però esplicitamente che esse "non hanno carattere di prestazioni sanitarie". In ogni caso, anche se le presentasse diversamente e ne affermasse un presunto valore curativo, non cambierebbe ovviamente alcunché dal punto di vista scientifico, dato che l'efficacia si valuta in base agli studi clinici e non ai provvedimenti legislativi.
Riguardo alla Nuova medicina germanica, ci è stato detto che al convegno non se parlerà - e questa è una notizia positiva.

Per quanto riguarda l'iridologia, nella nostra email abbiamo citato la revisione sistematica di Ernst che presenta la conclusione che "la validità dell'iridologia come strumento diagnostico non è sostenuta da valutazioni scientifiche. A pazienti e terapisti dovrebbero essere sconsigliato l'uso di questo metodo", un giudizio negativo che trova conferma anche in studi clinici controllati successivi a tale revisione (per i riferimenti bibliografici si veda qui).
L'associazione Cuore con le ali ha replicato scrivendo che "l'iridologia Energetica non è una pratica diagnostica, ma di verifica dello stato energetico olistico (nella sua interezza o globale) dell'individuo".
Abbiamo a nostra volta risposto chiedendo come questa "verifica dello stato energetico olistico" si traducesse in termini pratici, ovvero come si potesse fare una misurazione di questo presunto stato energetico con un metodo oggettivo che permettesse un confronto tra un operatore e l'altro e tra rilevazioni successive dello stesso operatore. Su ciò non abbiamo ricevuto risposta.

In conclusione, neppure dallo scambio di email con l'associazione che ha organizzato il convegno sono emerse prove dell'efficacia delle pratiche inserite nel programma di tale convegno. La nostra valutazione, pertanto, resta negativa.
 
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