Visto che se ne parlava
qui, mi sono letto
Il manoscritto di Dio di Michael Cordy (ed. Nord, 2008).
A pagina 161 la guida (Hackett) fa un elenco di cose necessarie per il viaggio che stanno per intraprendere nella foresta e c'è qualcosa che lascia perplesso il protagonista Ross: preservativi. Ross, "incerto se sentirsi offeso o no", ribatte che lui è sposato, ma Hackett ride e gli dice che non è per quello che sta pensando, ma non spiega il motivo, limitandosi a dire: "Capirà. Mi creda, capirà".
La spiegazione arriva a pagina 196:
CITAZIONE
Juarez gridò dal casotto del timone: «Non scendete in acqua!»
«Perché?» chiese Zeb. «Piraña?»
«Peggio. Candirù.»
«Cosa?»
Hackett fece una smorfia. «Un piccolo pesce gatto. I candirù sono davvero creature disgustose, specialmente se sei un uomo. Ecco perché ho messo i preservativi nella lista.»
«Non capisco», disse Ross.
«Gli uomini dovrebbero sempre indossare un preservativo in queste acque. I candirù risalgono l'uretra e, aprendo le spine sul capo come un ombrello, si ancorano a metà del pene bloccando il flusso di urina. Oltre a un dolore lancinante, senza un'operazione chirurgica la vescica scoppia e si muore. Non è un bel modo per andarsene.»
Come si legge
qui il nome candirù è dato ad alcune specie di cinque o sei generi (la sistematica è "in stato di abbandono") della sottofamiglia Vandelliinae, che fa parte del gruppo dei pesci gatto. Tra queste specie, quella che soprattutto è associata al nome candirù e alle relative storie è la
Vandellia cirrhosa. Il candirù è un pesce parassita: si infila nelle branchie di altri pesci, fissandosi con delle spine, e si nutre del loro sangue.
Qui sotto una foto dell'animale tratta dalla pagina su di esso di
Wikipedia:
A dir la verità, io avevo già capito a pagina 161 che Hackett alludeva al candirù perché ne avevo già sentito parlare nella puntata di "Urban Legends" trasmessa su Italia 1 il 5 novembre 2007. In questo programma vengono presentati dei blocchi di tre vicende insolite, delle quali una è un fatto reale e le altre due sono invece leggende metropolitane. Una delle storie raccontate era quella di due fidanzati, Sarah Bowen e Gary Laughton, che erano in America Latina per un intervento umanitario. I due, davanti all'acqua invitante, decidono di farsi un bagno nudi, ma per il povero Gary sarà, come dice il titolo dell'episodio, un "bagno con sorpresa..." Sorpresa alquanto spiacevole: infatti un candirù si infila nel pene del ragazzo. Il programma etichettava la storia come "falsa", dicendo che il candirù esiste, ma la storia che s'infili nel pene dei bagnanti non è provata.
Ho cercato un po' di notizie sul candirù e, con una certa sorpresa, ho scoperto che, invece, sembra che, oltre a voci e aneddoti, ci sia anche un caso documentato, nel 1997, quando l'urologo brasiliano Anoar Samad estrasse un candirù dal pene di un ragazzo attaccato dal pesce parassita.
Un resoconto è nell'articolo di Cecil Adams
Can the candirú fish swim upstream into your urethra (revisited)? per la sua rubrica "The straight dope", 7 settembre 2001.
C'è anche un documentario che parla del caso, con la partecipazione dello sfortunato protagonista dell'evento, tale Silvio Barbosa, dell'urologo Anoar Samad e dello zoologo Jansen Zuanon:
https://www.youtube.com/watch?v=eSLKZzuLC00Ecco alcune parti (tradotte in italiano):
CITAZIONE
[...]
Barbosa: Molti pensano che sia una leggenda, ma non lo è. E' successo a me.
[...]
Voce: La storia di Silvio è il primo caso scientificamente provato e documentato di un attacco di un candirù a un essere umano. Il dottor Jansen Zuanon è uno specialista di pesci.
Zuanon: Quindi supponiamo che i candirù siano attratti verso gli esseri umani dall'urina o da qualche componente dell'urea o semplicemente dal movimento del liquido quando una persona urina nell'acqua.
[...]
Samad: E' molto famosa qui in Brasile la leggenda del candirù e della sua capacità di entrare nel pene, nella vagina, e il paziente mi ha detto che un pesce è penetrato nel suo pene.
[...]
Intera trascrizione (in inglese, ad opera di Ilsa Shaw):
http://reportermag.com/article/transcript-candiruSecondo quanto da lui riferito (v. il resoconto citato da Cecil Adams ricordato sopra), il povero Silvio stava urinando in acqua, ma il pene era fuori e il candirù sarebbe balzato fuori per infilarsi nell'uretra. Questo fa storcere il naso a Marcelo R. de Carvalho che in una
recensione a un libro sul candirù che cita l'episodio (Stephen Spotte,
Candiru, life and legend of the bloodsucking catfishes, Berkeley : Creative Art Books, 2002) scrive: "comunque la descrizione dell'attacco fatta dal dottore, come gli è stata raccontato dalla vittima, non sembra credibile" e aggiunge: "La rarità di questi dolorosi episodi indica chiaramente che i candirù non hanno una predilezione per il sangue umano e che ogni incidente del tipo è un caso anomalo".