Storia di Solbiate

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view post Posted on 8/10/2009, 13:34
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E' stato pubblicato un libro sulla storia di Solbiate, scritto da Giorgio Castiglioni.

Qui sotto la presentazione su "Il topo di biblioteca" n.87, agosto 2009, p.3:

Concludiamo questa nostra rassegna di testi di storia locale con il lavoro di Giorgio Castiglioni su Solbiate (Solbiate : storia di un paese e dei suoi abitanti). Il libro comincia presentando il paese, dal nome (Solbiate e non “Solbiate Comasco”, anche se il comune stesso usò per un certo tempo la versione con l’aggettivo, aggiunto per distinguere il paese da Solbiate Arno e Solbiate Olona) alle vicende territoriali (l’aggregazione di Concagno nel XVIII secolo, la scomparsa del comune, accorpato a Olgiate, dal 1809 al 1816), dallo stemma all’andamento demografico. Vengono ricordati i sindaci dall’Unità ai nostri giorni. Segue una sezione sulla storia religiosa, con le due parrocchie (Solbiate e Concagno) e le rispettive chiese parrocchiali, le feste, le processioni, le consuetudini, le confraternite, le reliquie, la chiesetta di San Quirico e quella di Santa Lucia, i sacerdoti nativi del territorio. Nella sezione dedicata agli animali, si parla dei bovini e delle loro malattie, di pecore e maiali, dei cani e dell’idrofobia, dei lupi, di insetti nocivi, di serpenti, di polli e persino di struzzi (per un certo periodo allevati al Casale Paradiso). Si parla quindi delle attività economiche, dell’emigrazione, delle guerre. Tra i personaggi nativi di Solbiate si ricordano Giuseppe Gorini, autore di opere teatrali e di saggi filosofici, e Ottorino Rossi, personalità di rilievo nel campo della medicina. Ci sono notizie sui reati, come il contrabbando o la “guerriglia contadina” contro i proprietari delle terre – e il parroco Andrea Bruni annotava che un tale Bartolomeo Luraschi affermava che “la causa dei furti e dal mal essere dei contadini sono i Signori che non danno loro il necessario”. Una sezione è dedicata alla sanità (con il caso di due coniugi che, secondo il citato parroco Bruni, fingevano di avere il colera per farsi mantenere dal comune), una alle scuole e si conclude con le vicende della biblioteca comunale.
 
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