CDD 14 ridotta

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view post Posted on 9/4/2010, 11:18
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Bibliotecario

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Sul "Topo di biblioteca" dell'aprile 2009 c'è un articolo sulla adozione della 14a edizione ridotta della Classificazione decimale Dewey (Cdd) anche nelle biblioteche della provincia di Como.
In quasi tutte le biblioteche della provincia (come pure altrove) c'è una corrispondenza tra collocazione e classificazione (ovvero i libri sono disposti sugli scaffali secondo i numeri della Cdd). Quindi, per mantenere coerenza nella collocazione dei libri, bisognerà provvedere a cambiare la segnatura dove la classificazione secondo l'edizione ora in uso (12a ridotta: la 13a non è stata tradotta in italiano e non è stata usata) differisce dalla 14a. Il lavoro è di notevole entità e presuppone che il bibliotecario sappia destreggiarsi con la classificazione.
Come dice l'articolo del "Topo", "questo sottolinea una volta ancora, se mai ce ne fosse bisogno, che la catalogazione è una competenza fondamentale per i bibliotecari e che quindi sarebbe opportuno che la Regione la inserisse come tale nei profili professionali e che la rete delle biblioteche della Provincia di Como passasse dall’attuale catalogazione centralizzata a un modello che preveda la partecipazione dei bibliotecari del territorio (vedi “Topo” n.45, febbraio 2006)".

Per quanto la classificazione non abbia uno standard ufficiale (come è per la descrizione bibliografica con l'ISBD), la Cdd ridotta 12 era diventata uno standard di fatto per le biblioteche di publica lettura e così sarà (possiamo forse già dire "così è") per la ridotta 14.
L'articolo fa notare, però, anche alcuni aspetti negativi:

CITAZIONE
In più parti la 14 entra in maggiori dettagli rispetto alla 12, ma questo non è necessariamente un passo in avanti. C’è, anzi, il rischio che un maggior approfondimento aumenti i tempi della scelta del numero senza che poi vi sia un vero vantaggio per la biblioteca (come si è accennato sopra, le edizioni ridotte sono state create proprio perché alla maggior parte delle biblioteche non serve un approfondimento eccessivo e comunque, per quelle a cui serve, c’è l’edizione completa).
Qualche riserva nasce anche sul testo. Nelle divisioni 560 e 590, per esempio, sono impiegati in qualche caso termini che possono creare confusione, senza contare definizioni senza senso come i “dinosauri” (tra virgolette nel testo) non arcosauri (se non sono arcosauri non possono essere neppure dinosauri), e ci sono alcune scelte poco comprensibili nell’assegnare numeri specifici all'interno di alcuni gruppi (p.e. leone e tigre tra i felidi: non era più utile averlo per il gatto?).
In generale, va poi ricordato che la Cdd è coperta da marchio registrato e copyright (e i volumi hanno costi non indifferenti: l’edizione italiana della ridotta 14 ha un prezzo di copertina di 145 euro). E’ lecito chiedersi se non sarebbe meglio che le biblioteche adottassero un modello di classificazione distribuito con una licenza che permetta almeno la libera diffusione del testo.

* Nuova classificazione, "Il topo di biblioteca", n.83, aprile 2009, p.3
http://bibliotopia.altervista.org/biblioteche/cdd14.htm
 
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view post Posted on 9/4/2010, 11:58
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Ho fatto un po' di pulizia in qualche discussione, togliendo per motivi spiegati ai diretti interessati qualche intervento, ma qui, per errore, ho cancellato l'intera discussione invece dei soli messaggi selezionati e quindi l'ho dovuta riaprire recuperando il testo del primo intervento (per questo ha la data di oggi pur essendo già stato inserito in realtà un anno fa).
 
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Stefano Rai
view post Posted on 15/6/2010, 11:24




CITAZIONE (Giorgio - bib @ 9/4/2010, 12:18)
In quasi tutte le biblioteche della provincia (come pure altrove) c'è una corrispondenza tra collocazione e classificazione (ovvero i libri sono disposti sugli scaffali secondo i numeri della Cdd). Quindi, per mantenere coerenza nella collocazione dei libri, bisognerà provvedere a cambiare la segnatura dove la classificazione secondo l'edizione ora in uso (12a ridotta: la 13a non è stata tradotta in italiano e non è stata usata) differisce dalla 14a.

Ci sono novità sull'argomento?
Mi sembra che una cosa del genere dovrebbe essere gestita a livello di provincia o almeno di sistema bibliotecario. E' stato fatto qualcosa a tale livello?
 
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2 replies since 9/4/2010, 11:18   342 views
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