"Virus", Rai Due, 12 e 19 maggio 2016
Nella puntata del 12 maggio il programma affronta vari argomenti, tra i quali le vaccinazioni.
Si comincia elencando alcuni fatti:
11.10.2015: una bambina muore di pertosse, malattia che può essere prevenuta con la vaccinazione
18.10.2015: il ministro della salute Beatrice Lorenzin dichiara che è sconsiderato omettere le vaccinazioni
06.05.2016: la regione Emilia Romagna decide di introdurre l'obbligo della vaccinazione per la frequenza scolastica
11.05.2016: la Toscana segue l'esempio
In studio viene data la parola a
Red Ronnie, conduttore di programmi musicali, che la spara subito grossa dicendo che "è assolutamente demenziale" (sic!!) far vaccinare i bambini. Quindi mette in fila una serie di assurdità dicendo che le vaccinazioni causano le "morti bianche" (ndr: ovvero la
Sids), che la poliomielite era già scomparsa prima delle vaccinazioni, che non c'è bisogno dell'antietanica se non si lavora la terra: nessuna di queste affermazioni ha senso.
Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente dell'Istituto Luca Coscioni, gli dice giustamente: "partiamo con il piede sbagliato!" Dice che non vaccinare i figli "è da irresponsabili, da egoisti" e che non si può dire che è una scelta personale perché può nuocere alla salute altrui.
Viene ricordata la frottola che dice che i vaccini causano autismo. Nonostante sia falso, il timore ha fatto diminuire le vaccinazioni. Per il vaccino contro il morbillo si è passati dal 90,6% del 2010 all'86,7% del 2014, per il vaccino contro la poliomielite dal 96,3% del 2010 al 94,7% del 2014 (fonte: Istituto superiore di sanità).
Elisabetta Gualmini, vicepresidente della regione Emilia Romagna, dice che il calo delle vaccinazioni è un pericolo. Sfatando un luogo comune, aggiunge che il pericolo delle malattie non viene tanto dagli immigrati, i cui figli sono vaccinati in maniera massiccia, ma dagli italiani di classe sociale medio-alta.
Corinna Verniani è la madre di Lia, una bambina con sistema immunitario non efficace e quindi a rischio in caso prenda malattie. Dice che quando doveva iscriverla a scuola ha scoperto che nella classe in cui sarebbe dovuta andare, su 18 alunni, 4 bambini erano dichiaratamente non vaccinati e probabilmente in realtà erano 8. Dice che una causa di ciò sono i pessimi consigli di medici omeopati che sono detrattori delle vaccinazioni. La bambina è stata iscritta in un'altra scuola, più lontana, ma più sicura.
Ronnie torna all'assalto dicendo che il corpo "prevenisce" (sic!!) da solo le malattie se si ha un'alimentazione giusta (lui si dice vegano).
Viene data la parola in collegamento esterno a
Roberto Burioni, virologo al San Raffaele di Milano, diventato famoso in internet per i suoi interventi sui vaccini dei quali sottolinea l'importanza. Burioni sottolinea che la scienza è categorica nel negare il legame tra vaccini e autismo. Ci sono tanti argomenti su cui la discussione è aperta, ma sul fatto che vaccini e autismo non siano correlati non c'è dubbio. Cita il caso del Giappone dove timori inutili e dannosi hanno fatto sospendere le vaccinazioni, ma non è diminuita l'incidenza dell'autismo. L'incidenza tra vaccinati e non vaccinati è uguale. La cosa è dunque assodata e, come dice Burioni, "non esistono due campane da sentire".
Neppure il parere di un esperto frena però
Ronnie che, per non farsi mancare nulla, parla anche a favore del metodo Stamina e declama contro il vaccino anti-HPV.
Visto che Ronnie parla di guadagni delle industrie farmaceutiche,
Burioni riferisce che nel 2013 la spesa per i vaccini è stato solo lo 0,4% delle spese sanitarie in Italia.
C'è quindi un collegamento esterno con l'attrice
Eleonora Brigliadori che, pure lei, si scaglia contro i vaccini, dicendo che una sua figlia vaccinata ha avuto danni all'udito, mentre quella non vaccinata è più sana.
Ronnie si atteggia quindi a profeta scomodo dicendo "chi me lo fa fare?" e poi declamando che siamo entrati in una "era nuova" nella quale "il denaro vale meno, i valori valgono di più".
Farina Coscioni replica che non si deve disinformare la gente con falsi allarmi.
Il fatto che un programma della tv pubblica ha dato voce ad affermazioni di personaggi non competenti in materia, come Ronnie e la Brigliadori, che in modo infondato hanno attaccato una misura sanitaria importantissima come le vaccinazioni, ha suscitato una vivace reazione che ha toccato anche gli organi di vigilanza della Rai. "Virus" ha quindi dedicato un altro spazio, nella puntata successiva (19 maggio), all'argomento invitando in studio il dottor Burioni.
Il conduttore Nicola Porro ha riassunto la polemica nata dopo la puntata precedente. Quindi la sua collaboratrice Greta Mauro ha detto che nella puntata precedente le voci a favore dei vaccini avevano comunque avuto più tempo: 16 minuti e mezzo contro i 10 e mezzo degli interventi antivaccinisti. (ndr: ma la questione ha poco senso; come aveva detto in quella puntata Burioni, "non esistono due campane da sentire": si dovrebbe riferire ciò che è appurato sulla base dei dati, non fantasie, tanto più se nocive).
In un servizio, l'infettivologo
Roberto Ieraci dice che le vaccinazioni hanno salvato più vite di qualunque altra invenzione e che sono sicure. Dice che nei suoi 37 anni di pratica vaccinale non ha mai visto un evento avverso grave.
Roberto Burioni dice che le correlazioni delle vaccinazioni con autismo e sids sono bufale. Porta il caso dei bambini con leucemia: sono 1500 in Italia e al 90% sopravvivono, ma hanno un sistema immunitario compromesso e prendere il morbillo per loro è letale. Fa una distinzione tra aspetto scientifico (sicuramente i vaccini sono un mezzo efficacissimo per salvaguardare la salute) e aspetto politico, ovvero se scegliere la via dell'obbligatorietà. Dice che un tempo era del parere che più che obbligare si dovesse educare e spiegare, ma, vedendo quante persone ci sono che non si comportano razionalmente, ora è a favore dell'obbligatorietà.
Quindi vengono invitate alcune persone a fare domande a Burioni.
Una madre contro i vaccini dice che ha parlato con medici che non hanno vaccinato i figli. Cita i due medici più famosi tra gli antivaccinisti, Eugenio Serravalle e Roberto Gava. Si dice dubbiosa sul numero a suo dire eccessivo di vaccini.
Burioni ribadisce che autismo, sids e epilessia non hanno correlazione con i vaccini. Dice che la scienza deve agire con metodo e vedere se c'è un rapporto causa-effetto e gli studi dicono che non c'è. Sul numero dei vaccini, replica che un neonato incontra subito miliardi di batteri e i vaccini non sono certo un eccesso, tanto che il bambino potrebbe riceverne anche 10.000. Spiega che il neonato ha sì gli anticorpi passati dalla madre, ma si dimezzano ogni tre settimane e quindi le vaccinazioni vanno fatte subito.
La signora dice che un bambino comunque sarebbe a contatto con persone non vaccinate per il morbillo perché quando erano bambini non c'era il vaccino.
Burioni le risponde che tra le persone di quell'età il 99% è immune perché contagiato dal morbillo.
Un avvocato antivaccinista dice che Burioni ha un conflitto di interessi perché ha brevetti nel campo dei vaccini.
Burioni smentisce: nessuno dei suoi brevetti riguarda vaccini.
A un'altra persona che parla di reazioni avverse, Burioni risponde che devono essere segnalate per vedere se il danno deriva dal vaccino. Cita il caso del vaccino antipolio orale che in un caso su 750.000 provocava danni gravi, ma riferisce che ora non si usa più quel vaccino, ma uno più sicuro.