Animali nello stomaco

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Fljll Flòi
view post Posted on 22/6/2011, 22:23




Il mito: donna partorisce polpo, "Insideout: pazzi per la scienza", Rai Due, 22 giugno 2011

I Mythbusters (Adam Savage e Jamie Hyneman) affrontano la leggenda metropolitana della donna che avrebbe partorito un polpo dopo aver tempo prima ingerito, nuotando in mare, uova di quell'animale.
Il duo chiede all'esperta di polpi Julia Mariottini che dice loro che le uova di polpo sono piccolissime e potrebbero senza dubbio essere ingerite, ma non potrebbero mai svilupparsi nello stomaco.
Heather Joseph-Witham, esperta di folclore, dice che storie simili girano da secoli: un tempo a crescere nello stomaco erano rane e salamandre, ancora più nel passato erano serpenti.
James McKerrow, parassitologo, dice che serpenti e rane non possono sopravvivere nello stomaco, perché sarebbero digeriti. Ci riescono invece le tenie e alcuni altri vermi parassiti: la loro cuticola li protegge dai succhi gastrici. Secondo lui, l'espulsione di vermi, magari aggrovigliati, insieme al bambino partorito potrebbe aver fatto nascere il mito della nascita del polpo (i vermi sarebbero sembrati tentacoli).
Il servizio dice che negli anni '20 in America le tenie erano vendute come rimedio per dimagrire. (ndr: :o: )
I Mythbusters fanno un esperimento mettendo dei girini in provette contenenti:
- acqua (campione di controllo)
- acido cloridrico (presente nello stomaco umano)
- acqua a 36,6°C (per simulare la temperatura interna umana)
- acqua con salinità pari alla saliva umana
Risultato: i girini muoiono presto nell'acido cloridrico e nell'acqua a 36,6°C. Sono invece rimasti vivi nell'acqua con salinità pari alla saliva e, ovviamente, nell'acqua normale usata come campione di controllo.

(ndr: @Giorgio: tu hai appena fatto una conferenza sulle leggende sugli animali nello stomaco, giusto?)
 
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view post Posted on 23/6/2011, 22:49
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CITAZIONE (Fljll Flòi @ 22/6/2011, 23:23) 
(ndr: @Giorgio: tu hai appena fatto una conferenza sulle leggende sugli animali nello stomaco, giusto?)

Sì, il 3 maggio scorso a Moltrasio. La serata era sulle leggende metropolitane (il titolo era proprio Leggende metropolitane, con sottotitolo rane nello stomaco e altre leggende (e qualcosa di vero)). Ne ho presentate alcune, tra le quali, appunto, quella dei girini (o serpentelli) che lo sfortunato protagonista della leggenda inghiotte mentre beve acqua da una pozza o altro e che crescono nello stomaco.
Come dice la studiosa di folclore che ha parlato nel servizio che hai riassunto, non si tratta di una leggenda solo dei nostri tempi. Si ritrovano storie simili già nei secoli scorsi. Appena riesco, metto sul sito la mia relazione (insieme a quelle delle altre quattro serate che abbiamo fatto da dicembre a maggio).

CITAZIONE
I Mythbusters fanno un esperimento mettendo dei girini in provette contenenti:
- acqua (campione di controllo)
- acido cloridrico (presente nello stomaco umano)
- acqua a 36,6°C (per simulare la temperatura interna umana)
- acqua con salinità pari alla saliva umana
Risultato: i girini muoiono presto nell'acido cloridrico e nell'acqua a 36,6°C. Sono invece rimasti vivi nell'acqua con salinità pari alla saliva e, ovviamente, nell'acqua normale usata come campione di controllo.

Già in passato erano state fatte prove come queste per dimostrare che le storie che si raccontavano su ciò non potevano essere vere.
Lo studioso tedesco Arnold Adolph Berthold aveva fatto l'esperimento di mettere gli animaletti in acqua a 29°C ed erano morti.
Un altro studioso, John Call Dalton, aveva fatto l'esperimento sulla resistenza ai succhi gastrici. Invece che delle provette, come i Mythbusters, aveva usato un cane. Gli aveva infilato in gola alcune lumache e rane in modo che giungessero vive nello stomaco. Dopo un po' aveva ucciso il cane e ne aveva aperto lo stomaco: gli animaletti erano già morti e attaccati dai processi digestivi (casi citati da Jan Bondeson, A cabinet of medical curiosities, London : Tauris, 1997, pp.42-43).

Aggiungo un altro fatto curioso che ho citato quella sera. Le rane del genere Rheobatrachus allevavano (purtroppo temo di dover usare il verbo al passato perché sono state dichiarate estinte) i figli proprio nello stomaco. Il "trucco" era che uova e girini secernevano prostaglandina E2, una sostanza che inibiva la produzione dei succhi gastrici nello stomaco della madre che diventava così un ambiente ospitale per lo sviluppo. A meno che un imprevisto avesse costretto la madre a espellersi quando ancora erano girini, i figli compivano la metamorfosi dentro lo stomaco materno e uscivano come ranocchi dalla bocca della madre.

 
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Fljll Flòi
view post Posted on 20/3/2013, 17:41




CITAZIONE (Giorgio - bib @ 23/6/2011, 22:49) 
Le rane del genere Rheobatrachus allevavano (purtroppo temo di dover usare il verbo al passato perché sono state dichiarate estinte) i figli proprio nello stomaco.

... ma stanno cercando di farla ritornare con la clonazione a partire dalle cellule di esemplari (morti) conservati nei musei.

* Brian Howard e Christine Dell'Amore, Progetto Lazzaro: resuscitare la rana che fa nascere i piccoli dalla bocca, National Geographic.it, 19 marzo 2013:
http://www.nationalgeographic.it/scienza/2...1/?ref=HRESS-34
 
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