Posts written by Giorgio - bib

view post Posted: 22/5/2015, 10:41 RETTILI ANOMALI IN SICILIA? - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (Carmelo11 @ 21/5/2015, 23:33) 
Fine anni 70, inizio anni 80 nelle rive del simeto nella provincia di Catania, ho notato appoggiati su dei massi lisci grosse lucertole, grandi circa quanto un varano, disturbati dalla mia presenza vennero tutte nella mia direzione, erano tante almeno 20, preso di paura me la diedi a gambe. Qualcuno sa che spece potrebbe essere, se esistono ancora, insomma qualche notizia. Grazie

Riesci a darci una descrizione di queste lucertole? Per esempio: di che colore erano? che forma aveva il muso? coda lunga o tozza? zampe brevi o lunghe? corpo massiccio o più esile? Scrivendo "grandi circa come un varano", che dimensioni intendi?
view post Posted: 28/12/2014, 00:19 Mostro di Santa Barbara - Zoologia e dintorni
Un'altra ipotesi che si potrebbe avanzare è che sia una moffetta (parlo sempre della prima foto, ovviamente: l'animale nella seconda è sicuramente un opossum).
view post Posted: 17/12/2014, 18:39 Mostro di Santa Barbara - Zoologia e dintorni
Quello nella prima foto mi pare un tasso americano (Taxidea taxus).

CITAZIONE
a San Diego nel 2012: anche in quel caso però, nessuno era stato in grado di identificare l’animale morto in spiaggia

Suppongo si riferisca all'animale nella seconda foto, ma mi sembra strano che nessuno sia riuscito a identificarlo, dato che che a me sembra evidente che sia un opossum (direi Didelphis virginiana).
view post Posted: 7/3/2014, 23:21 Il lariosauro - Zoologia e dintorni
Ieri (6 marzo 2014) nel programma di Italia 1 "Mistero" c'è stato un servizio sul presunto mostro del lago di Como.
Si comincia con la conduttrice che presenta così l'argomento:
CITAZIONE
Il lago di Como è uno dei più profondi laghi d'Europa. Nelle sue acque oltre duecento milioni di anni fa viveva il Lariosaurus balsami, un rettile preistorico dal cranio allungato, di dimensioni modeste. Si estinse, come tutti i dinosauri. Ma ne siamo proprio sicuri?

In realtà il Lariosaurus balsami non viveva nelle acque del lago di Como per il semplice che il lago di Como allora non c'era. La zona in cui ora c'è il lago era occupata dal mare e il lariosauro era appunto un rettile marino.
CITAZIONE
Si estinse, come tutti i dinosauri.

A dire il vero, il lariosauro non è un dinosauro.
A voler essere pignoli, si potrebbe dire che non "tutti i dinosauri" si sono estinti, dato che gli uccelli sono inclusi nel taxon dei dinosauri. Però qui si può certamente sorvolare perché anche in testi seri si usa parlare di estinzione dei dinosauri intendendo quella che a rigore sarebbe l'estinzione dei dinosauri non aviani (in altre parole, l'estinzione di tutti i dinosauri tranne quelli aviani, ovvero gli uccelli).
Le immagini mostrate successivamente sono:
- il titolo di un articolo sul "mostro" del 1954:
ls-54
- un'immagine pubblicata sulla "Domenica del Corriere":
ls1946-foto
- quello sul "mostro" dell'agosto del 1957:
immagine qui.
(Le immagini che ho messo qui sopra sono prese dalla pagina sulla conferenza che ho tenuto a Parè l'11 aprile 2013 ed è facile notare che "Mistero" le ha prese da lì)
Quindi la conduttrice ricorda il "mostro" del 1946. Se ne parla come se ci fosse stato un avvistamento, ma, come ho anche detto alla redazione di "Mistero" quando mi ha contattato, è chiaramente un'invenzione del giornale. Mentre si riassumono le gesta del presunto mostro e dei presunti cacciatori che gli avrebbero sparato, viene mostrato il titolo del "Corriere Comasco" (vedi qui), anche questo preso dalla pagina sopra citata, e quindi ancora l'immagine della "Domenica del Corriere".
CITAZIONE
Nel 1957, al largo della costa di Dervio, due biologi si immergono a bordo di una batisfera e scorgono, nelle profondità del lago, un mostro

Che io sappia, Renzo Pagani e Luigi Percassi non erano biologi e comunque non era un'immersione a fini scientifici.
Quindi si passa alla presunta anguilla gigante del 2003 e viene mostrato il titolo del mio articolo su "Mah" (anche questa immagine del titolo è presa dalla pagina della conferenza sopra citata).
La cartina con delle sagome di lariosauro per indicare i luoghi degli avvistamenti (o invenzioni) è carina, però "tra Argegno e Colonno" è stato posizionato erroneamente in alto lago (è strano che non se ne siano accorti dato che quello per il caso del 1954 ad Argegno è messo in posizione corretta, quindi sulla cartina si vede Argegno in due posizioni diverse).
Quindi "Mistero" lascia la parola a Maurizio Mosca.
Maurizio ricorda i "burberi" citati da Paolo Giovio e altri autori e correttamente li identifica come carpe (burberi è un termine del dialetto di altri tempi per le carpe).
La conduttrice nomina il Loch Ness e Maurizio fa questa distinzione:
CITAZIONE
Mentre nel Loch Ness viene visto dalla forma plesiosauriforme, cioè dal collo lungo classico, qui tutte le descrizioni parlano di un grosso pesce, qualcosa attinente più ai pesci che ai rettili preistorici.

Ciò è sicuramente vero per i burberi, come detto sopra, così come potrebbe esserlo per il "mostro" del settembre del 1957, che potrebbe essere stato un grosso luccio. Lo strano animale del 1954, però, non è descritto come un pesce (potrebbe forse ricordare, piuttosto, una lontra).
Quindi (siamo a 5 minuti e mezzo circa dall'inizio) si passa a un servizio sul Loch Ness. Dopo questo intervallo di circa sei minuti, si torna al lago di Como.
Viene mostrata l'immagine qui sotto:
mostrodervio1
Maurizio dice che "son stati fatti degli studi su questa e sembrerebbe che non sia un falso". Non ho notizia di nessuno studio su questa foto che ne garantirebbe l'autenticità (chiederò a Maurizio). In un testo che accompagnava l'immagine si leggeva in effetti: "Non si tratta apparentemente di un trucco fotografico in quanto la risonanza doppler non ha identificato trucchi professionali". Come dicevo nella mia conferenza sopra citata, però, il tono apparentemente scientifico ("la risonanza doppler") non deve trarre in inganno: la frase non significa nulla e quindi non prova certo che sia stata esaminata scientificamente.
Di questa foto era stato chiesto a Maurizio in una trasmissione di Espansione Tv e così aveva risposto:
CITAZIONE
Questo è un classico perché per molti laghi della Terra io ho analizzato fotografie e anche filmati che ricalcano un po' questa forma plesiosauriforme, con il collo lungo. Chiaramente è un falso, non lo metto minimamente in dubbio per due motivi...
Come criptozoologo io vado alla ricerca di animali misteriosi e quindi questa la stronco subito per due motivazioni. E' molto semplice. Noi dobbiamo ragionare in questi termini. Il lago di Como è abbastanza visibile, no? Voi lo conoscete da sponda a sponda. Passano macchine, passano persone, passa di tutto, no? Quindi, se fosse un rettile o un mammifero, non è che compare una volta ogni tanto. Avrebbe bisogno di emergere quotidianamente se non addirittura ogni ora per respirare o per accumulare calore ecc. ecc. Quindi sicuramente chi l'ha fatta può avere fotografato un tronco d'albero o qualche immagine strana.
view post Posted: 14/6/2012, 13:34 Scienze in biblioteca - Biblioteche
Stamattina ho tenuto un incontro rivolto a colleghi bibliotecari sul tema "Scienze in biblioteca". Dopo aver raccolto eventuali osservazioni dei partecipanti, cercherò di mettere a disposizione l'intervento sul mio blog.
I colleghi mi hanno chiesto se potevo mandar loro i link che ho citato. Comincio a mettere qui (così possono vederli anche altri che fossero interessati) quelli che permettono di trovare dati, articoli e libri (più due riviste disponibili gratis online, "Green" e il nostro "Mah", che ho ricordato nel mio intervento). Nel resoconto sul blog darò indicazioni anche sui singoli studi, articoli e libri citati.

Ricerca di dati:
Wolfram Alpha: www.wolframalpha.com/

Motori di ricerca per pubblicazioni scientifiche:
Base: www.base-search.net
Google Scholar: http://scholar.google.it/
PubMed: www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/

Libri digitalizzati:
Internet Archive: http://archive.org
Biodiversity Heritage Library: www.biodiversitylibrary.org
Google libri: http://books.google.it

Tassonomia:
Integrated taxonomic information system: www.itis.gov
Wikispecies: http://species.wikimedia.org

Green: www.incaweb.org/green/rivista.htm

Mah: http://bibliotopia.altervista.org/pubblicazioni/mah.htm
view post Posted: 20/5/2012, 19:48 Premonizioni - Mah
CITAZIONE (EnricoShad @ 1/12/2010, 13:43)
sicuramente ora altri gruppi di scienziati cercheranno di replicare l'esperimento.
Probabilmente lo invalideranno...
il problema è che ciò non avrà la stessa pubblicità di quello di Bem

CITAZIONE (Fljll Flòi @ 18/5/2012, 13:39) 
Una tale Laura (ndr: penso sia una della trasmissione) cita l'articolo di Daryl Bem che sarebbe la dimostrazione che esiste la premonizione.

Visto che si parla di previsioni del futuro, a quanto pare Enrico ha azzeccato la sua.
Un gruppo di ricercatori (Stuart J. Ritchie, Richard Wiseman e Christopher C. French) ha infatti provato a ripetere gli esperimenti descritti da Bem nel suo articolo Feeling the future e non ha ottenuto i suoi risultati. I tre hanno quindi scritto un articolo che, con un gioco di parole sul titolo di quello di Bem, hanno intitolato Failing the future.
Nel programma televisivo riassunto da Fljll, però, è stato citato solo l'articolo di Bem e non quello, meno pubblicizzato, di Ritchie, Wiseman e French che dava un risultato opposto.

* Daryl J. Bem, Feeling the future : experimental evidence for anomalous retroactive influences on cognition and affect, “Journal of Personality and Social Psychology”, 100 (3), 2011, pp.407-425 (qui l'abstract e qui il testo intero in formato pdf)
* Stuart J. Ritchie, Richard Wiseman, Christopher C. French, Failing the Future: Three Unsuccessful Attempts to Replicate Bem's ‘Retroactive Facilitation of Recall’ Effect, “PLoS ONE”, 7(3), 2012, e33423 (qui il testo intero)
view post Posted: 18/1/2012, 23:22 Bruce Lipton - Mah
Di Bruce Lipton ho letto La biologia delle credenze : come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula (Cesena : Macro, 2010; 1a ed.: 2006). Titolo e sottotitolo si riferiscono alla sua idea secondo la quale il pensiero di una persona potrebbe avere una vasta influenza fino addirittura a modificare il Dna. Lipton chiama in causa l'epigenetica (p.26), ma ovviamente l'esistenza (reale) di fenomeni epigenetici non autorizza a estendere la possibilità di effetti epigenetici anche all'azione del pensiero.

CITAZIONE
l'idea di Darwin che l'evoluzione è casuale (p.45)

Non è così. L'idea del darwinismo è che sono casuali le mutazioni che sono alla base dell'evoluzione, ma su queste mutazioni opera la selezione naturale che non agisce in modo casuale, bensì favorendo la sopravvivenza del più adatto. Dunque, non è corretto scrivere che gli evoluzionisti non prendono "in considerazione le influenze dell'ambiente" (p.56).

CITAZIONE
Perfino Darwin ammise, verso la fine della vita, che la sua teoria dell’evoluzione aveva minimizzato il ruolo dell’ambiente. In una lettera del 1976 a Moritz Wagner, scriveva [...]: “A mio parere, il più grave errore che ho commesso è non aver dato sufficiente peso all’azione diretta dell’ambiente: il nutrimento, il clima, e così via, indipendentemente dalla selezione naturale.” (p.56)

(ovviamente 1976 è un errore di stampa: la lettera in questione è del 13 ottobre 1876)

Eppure il testo di Darwin è chiaro: "all'azione diretta dell'ambiente [...] indipendentemente dalla selezione naturale". Darwin non sta dicendo che nella sua teoria non si prendeva in considerazione il ruolo dell'ambiente, ma che, in essa, l'ambiente esercita un'azione rilevante attraverso la selezione naturale piuttosto che direttamente.
D'altra parte, neppure Lamarck, lodato poche pagine prima, parlava di azione diretta dell'ambiente, come lo stesso Lipton riconosce (pp.45-46), sia pur in modo a mio parere non chiarissimo. Che poi le idee di Lamarck coincidano "con la spiegazione della moderna biologia cellulare" (p.46) mi sembra un'affermazione piuttosto azzardata.
Non vedo poi il fondamento per un'affermazione come questa (p.47):
CITAZIONE
Un motivo della rivisitazione di Lamarck è che gli evoluzionisti sottolineano sempre di più il preziosissimo ruolo della cooperazione nel sostenere la vita nella biosfera.

Qui si arriva a uno dei punti più discutibili del libro di Lipton, ovvero il fatto di far coincidere, in modo del tutto immotivato, la teoria scientifica con l'etica di chi la propone.
CITAZIONE
Se la teoria di Darwin afferma che lo scopo della lotta per la vita è la sopravvivenza, non specifica i mezzi che si dovrebbero utilizzare a tale scopo. Evidentemente in quella che viene percepita come lotta qualunque cosa “va bene”, perché lo scopo è la semplice sopravvivenza, con qualsiasi mezzo. Più che strutturare la nostra vita secondo regole morali, il neodarwinismo di Mayr suggerisce di vivere secondo la legge della giungla. Il neodarwinismo, in sostanza, afferma che quelli che hanno di più se lo meritano. In Occidente abbiamo accettato l’ineluttabilità di una civiltà caratterizzata dalla coesistenza di “chi ha” e di “chi non ha”. Non vogliamo vedere che a questo mondo tutto ha un prezzo, e purtroppo questo prezzo comprende, assieme alla sofferenza del pianeta, anche i senzatetto e i bambini-operai che confezionano i nostri jeans firmati… Sono loro i perdenti in questa lotta. (p.221)

Premesso che leggere la teoria di Darwin o il neodarwismo di Mayr come "legge della giungla" è una caricatura delle reali teorie, in ogni caso c'è un chiaro salto logico (o, meglio, illogico). Prendere atto che in natura succede qualcosa non significa affatto, ovviamente, suggerire che si debba vivere in modo analogo. Il neodarwinismo afferma che la natura seleziona il più adatto, ma non "suggerisce di vivere" emarginando i più adatti e non dice che i più adatti "meritano" di sopravvivere. Osserva solo che nel mondo naturale così accade, così come un fisico che spiega i fenomeni elettrici non sta suggerendo di fulminare le persone.
La contraddizione diventa palese nelle ultime parole del brano citato, dove Lipton descrive delle situazioni di miseria. Se usiamo la sua equazione tra descrivere e approvare, dovremmo dedurre che le approva?

CITAZIONE
Gli evoluzionisti genetici avvertono che, se non applicheremo la lezione della condivisione del destino genetico, che dovrebbe insegnarci il valore della collaborazione tra tutte le specie, metteremo a repentaglio l’esistenza dell’umanità. Dobbiamo andare al di là della teoria darwiniana, che enfatizza l’importanza degli individui, e mettere in primo piano l’importanza della comunità. (p.50)

Al di là del fatto che non si capisce cosa voglia dire "condivisione del destino genetico", siamo ancora allo stesso punto. Cosa c'entra una teoria descrittiva di ciò che è accaduto e accade con le scelte etiche? Secondo Lipton, dovremmo allora negare l'esistenza della predazione e del parassitismo perché, tradotti in comportamenti umani, non sono etici?

CITAZIONE
il “sé” viene scaricato dall’ambiente. […] la mia identità, il mio “sé”, esiste nell’ambiente, che il mio corpo ci sia o che non ci sia. […] se il mio corpo muore e in futuro un nuovo individuo […] nasce con lo stesso insieme di recettori dell’identità, quel nuovo individuo scaricherà “me”.

Ovviamente si tratta di affermazioni prive di ogni fondamento. Il fatto che Lipton citi gli antigeni leucocitari umani (HLA) per dare una sembianza scientifica alle sue speculazioni da romanzo di fantascienza non conferisce loro maggiore credibilità.
Lipton cita anche il caso di Claire Sylvia che, dopo un trapianto, avrebbe acquisito gusti che aveva il donatore e quello in cui un'altra trapiantata avrebbe avuto ricordi così vividi della vita del donatore, assassinato, che avrebbero reso possibile la cattura di chi l'aveva ucciso (p.225). Si tratta, però, di storie che non provano nulla.
Lipton arriva anche ad affermare che “i trapianti di cellule e di organi ci offrono un modello non solo dell’immortalità, ma anche della reincarnazione.” (p.226) Poco più avanti scrive ancora:
CITAZIONE
le conseguenze del nostro modo di vivere durano più del nostro corpo. Ciò che facciamo nell’arco della vita ritornerà a noi, o a una nostra versione futura.
Queste intuizioni cellulari non fanno che ribadire la saggezza dei maestri spirituali di tutte le epoche. (p.228)

Liberissimo Lipton di credere a qualsivoglia affermazione religiosa, ma se vuole presentarla come un'affermazione di citologia è un altro discorso e non si può che dire che è priva di ogni credibilità.

CITAZIONE
gli aborigeni australiani sentono la presenza dell’acqua sotto terra a grande profondità, e gli sciamani amazzonici comunicano con l’energia delle piante medicinali (p.138)

Non esiste nessuna prova di capacità di "sentire" l'acqua da parte degli aborigeni australiani così come da parte di chiunque altro. Non si capisce cosa sia la comunicazione con l'energia delle piante.

CITAZIONE
Fino al 1975, l’unica geometria disponibile era quella euclidea (p.230)

No. Già nel secolo precedente erano state sviluppate geometrie non euclidee, la geometria iperbolica (Bolyai, Gauss, Lobacevskij) e la geometria ellittica (Riemann).

CITAZIONE
la capacità di camminare sui carboni ardenti senza bruciarsi [...] e molti altri fenomeni sfidano la biologia newtoniana (p.114)

CITAZIONE
Ogni giorno un certo numero di persone che vogliono ampliare i confini della consapevolezza ordinaria si ritrovano per attraversare letti di carboni ardenti. La misurazione della temperatura delle pietre e la durata dell’esposizione al calore dovrebbero essere sufficienti per causare rilevanti ustioni, e tuttavia migliaia di persone escono dalla prova illese. Prima di saltare alla conclusione che forse le pietre non erano così calde, considerate anche il numero di persone che non riescono a superare la titubanza mentale e di conseguenza rimangono ustionate attraversando lo stesso letto di carboni ardenti. (p.145)

CITAZIONE
Pensate alle persone che camminano sui carboni ardenti senza bruciarsi. Se tentennano nella loro credenza di poterci riuscire, si ritrovano con i piedi ustionati.(p.166)

La "capacità di camminare sui carboni ardenti" (pirobazia) non sfida affatto le conoscenze scientifiche e non ha nulla a che fare con presunte condizioni mentali di chi affronta la prova. Semplicemente il carbone ha bassa capacità e conducibilità termica e quindi, anche se portato ad alte temperature, cede il calore lentamente. Se si cammina con un buon passo, il piede resta a contatto con i carboni solo per un breve tempo durante il quale il calore che passa dal carbone al piede non è sufficiente per procurare danni.
Che coloro che "tentennano nella loro credenza di poterci riuscire" subiscono scottature e ustioni è credibile, ma non ha nulla a che fare con presunte influenze del pensiero: semplicemente chi teme di scottarsi potrebbe avere un passo più esitante e aumentare così il tempo di contatto con il carbone e, di conseguenza, il calore che passa al piede.

La "biologia newtoniana" sarebbe, per Lipton quella viziata dal "pregiudizio materialistico newtoniano" (p.117), che starebbe alla sua "nuova biologia" (p.11 ecc.) come la fisica newtoniana (appunto) starebbe alla fisica quantistica. Lipton, però, sembra riferirsi non alla reale fisica quantistica, ma alla caricatura della fisica quantistica che va tanto di moda negli ambienti "new age". Facendo un confronto tra le due frasi qui sotto riportate, pare che Lipton individui la differenza tra la meccanica newtoniana e la sua versione della meccanica quantistica in una non meglio precisata "energia" (un altro classico del pensiero "new age"):
CITAZIONE
a causa del pregiudizio materialistico newtoniano, la scienza ortodossa ha continuato a ignorare il ruolo svolto dall’energia nella salute e nelle malattie (p.117)

CITAZIONE
Per millenni, molto prima che la scienza occidentale scoprisse le leggi della fisica quantistica, gli Asiatici hanno onorato l’energia come il fattore principale della salute e del benessere (p.124)

Cosa sia questa energia e perché si legherebbe alla fisica quantistica, non si riesce a capirlo.
Lipton si lancia in un panegirico delle varie "tecniche di guarigione basate sull’energia" (p.131) e cita come tali la chiropratica, l'omeopatia, la radioestesia (p.131) e la kinesiologia (pp.185-186), presentate come una verità osteggiata dalla comunità medica e "incomprensibile alla scienza" perché "la fisica non aveva ancora scoperto l’Universo quantistico" (p.137) che, a suo dire, ne confermerebbe la validità. Anche in questo caso si tratta, ovviamente, di conclusioni senza fondamento scientifico e la vera fisica quantistica non conferma e non ha nulla a che fare con pratiche pseudoscientifiche come l'omeopatia e la radioestesia, così come è evidente che non ha alcun senso dire che "la TMS [Transcranial Magnetic Stimulation] è una versione aggiornata della radioestesia del XIX secolo, condannata dalla medicina ufficiale del tempo" (p.138). Alla fine del libro (pp.239-241) Lipton fa propaganda a "una delle tecniche di psicologia energetica".
Devo aggiungere che personalmente trovo particolarmente sgradevole quando queste costruzioni pseudoscientifico vengono portate nel campo della medicina, dove possono essere anche pericolose.

A Lipton piace giocare a fare il genio incompreso. Si definisce uno "scienziato eretico" (p.26) avversato dalla comunità scientifica per le sue tesi troppo d'avanguardia. In realtà, leggendo questo suo libro, non si può che concludere che le sue idee non sono accolte dalla comunità scientifica semplicemente perché non hanno valore scientifico e Lipton non sembra certo un martire della scienza (a p.26 parla addirittura di "rogo"), ma piuttosto uno che ha colto furbescamente il filone giusto per vendere il suo prodotto.

Edited by Giorgio - bib - 19/1/2012, 09:39
view post Posted: 13/11/2011, 14:50 Cadborosauro - Zoologia e dintorni
Nel 1968 il capitano William Hagelund catturò un animaletto marino dalla forma allungata. Secondo la descrizione di Hagelund, era lungo circa 16 pollici (circa 40 cm), aveva il dorso coperto di scaglie e una peluria giallastra sul ventre, denti nella mandibola (ma nel disegno ci sono anche nella mascella), pinne. Lo tenne per un po' in un secchio, ma poi, sentendo il rumore prodotto dai denti e dalle pinne della creatura che sfregavano contro il secchio nel tentativo di fuggire, fu preso da compassione e lo ributtò in mare.
Hagelund disse di non avere mai visto un animale del genere e la "sua" creatura entrò nella letteratura criptozoologica come un cucciolo di cadborosauro.
Nel 2009 Cameron McCormick, in un commento a un articolo del blog di Darren Naish "Tetrapod Zoology", rispondendo a un altro commento in cui si citava l'animaletto di Hagelund, aveva avanzato l'ipotesi che si trattasse di un pipefish (nome comune inglese dei pesci della sottofamiglia Syngnathinae).
L'intuizione di McCormick è stata sviluppata in un articolo di Michael A. Woodley, Darren Naish e dello stesso Cameron A. McCormick, pubblicato sul "Journal of Scientific Exploration". Naish e McCormick ne hanno parlato nei loro blog. La loro conclusione è che l'ipotesi più probabile è che si trattasse di un Syngnathus leptorhynchus.

Hagelund-baby-and-pipefish-CM-Sept-2011-tiny-300x109
Il cucciolo di cadborosauro di Hageland a confronto con un pesce della sottofamiglia Syngnathinae (disegno di Cameron McCormick)

* Cameron McCormick, A Baby Cadborosaur No More, "The Lord Geekington":
- Part 1, Introduction, 15 settembre 2011: http://www.thelordgeekington.com/2011/09/b...ore-part-1.html
- Part 2a, Hagelund's Account , 16 settembre 2011: http://www.thelordgeekington.com/2011/09/b...re-part-2a.html
- Part 2b, Hagelund's Account - annotated, 16 settembre 2011: http://www.thelordgeekington.com/2011/09/b...re-part-2b.html
- Part 3, Dealing With Traits , 20 settembre 2011: http://www.thelordgeekington.com/2011/09/b...-3-dealing.html
- Part 4, What is 'Cadborosaurus'? , 21 settembre 2011: http://www.thelordgeekington.com/2011/09/b...-4-what-is.html
* Darren Naish, A baby sea-serpent no more: reinterpreting Hagelund’s juvenile Cadborosaurus, "Tetrapod Zoology", 26 settembre 2011:
http://blogs.scientificamerican.com/tetrap...erpent-no-more/
view post Posted: 2/11/2011, 23:07 Grafologia - Mah
CITAZIONE
Prendiamo le farfalle, con le quali Vladimir Nabokov, l' autore di Lolita , riempiva i suoi taccuini. Per Rostron disegnare appunto farfalle, uccellini o api svela il fastidio per i legami.

Dunque, secondo la grafologa, Nabokov disegnava tante farfalle perché amava la libertà.
Provo a dare un'altra interpretazione: forse Nabokov disegnava tante farfalle più semplicemente perché amava le farfalle.
Nabokov è ricordato principalmente come scrittore, ma era anche un entomologo specializzato in farfalle. Aveva lavorato al Museo di zoologia comparata dell'università di Harvard. Si occupava della collezione di lepidotteri e compiva ricerche sulla tassonomia dei Polyommatini. In una lettera scriveva: "Il mio laboratorio occupa metà del quarto piano. Gran parte di esso è ingombro di armadi, tutti in fila, contenenti le teche con le farfalle. Io sono il custode di queste collezioni assolutamente favolose" (cit. in Stephen Jay Gould, Non esiste scienza senza fantasia, né arte senza fatti: le farfalle di Vladimir Nabokov, in id., I have landed, Torino : Codice, 2009, pp.23-53; cit. a p.27).
view post Posted: 29/10/2011, 21:31 Matilde Marcolli - Storia locale lariana
Matilde era una mia compagna di scuola al liceo. Era in un'altra sezione, ma eravamo amici e ci si trovava spesso in compagnia. L'ho sentita non molto tempo fa.

Che si siano ricordate di lei le wikipedie in tedesco e in inglese piuttosto che quella in italiano può anche avere una logica visto che, nonostante sia una nostra concittadina, la sua carriera universitaria è legata soprattutto al Max Planck Institut di Bonn e, ora, al California Institute of Technology (Caltech).
view post Posted: 23/10/2011, 13:50 Sincronicità - Mah
CITAZIONE (OrsettoGommoso2 @ 23/10/2011, 11:36) 
jpg
ho provato a kiedere ke farfalla è .. ma nulla .... insomma sa le risposte ai grandi interrogativi dell'universo ma nn cs è quello ke mette cm foto! :lol:

Viceversa, io non so le risposte ai grandi interrogativi dell'universo, ma posso provare a identificare la farfalla: direi una Papilio troilus.
view post Posted: 14/9/2011, 22:01 Maiale Mutante del Guatemala - Zoologia e dintorni
In un capitolo ("Capitis alieni procreatio in foetibus brutorum", da p.433) della Monstrorum historia (Bologna : Tebaldini, 1642), Ulisse Aldrovandi raccoglie numerose notizie di animali con volto "umano", compresi alcuni maiali (p.437):
- Nel 1018 una scrofa avrebbe partorito un maialino con "testa umana". Come spesso accadeva nei secoli passati, un evento fuori dal comune era reputato un segno di sventure e si annotava che in quell'anno c'era stata una "teterrima pestilentia" (la fonte di Aldrovandi è Licostene).
- Un altro caso, anch'esso tratto da Licostene, è datato 1109 e si annota subito dopo che in quel periodo morirono il re di Francia Filippo I (morto in realtà nel luglio del 1108) e l'arcivescovo Anselmo di Canterbury (in Italia più noto come sant'Anselmo da Aosta, morto nell'aprile del 1109).
- Nel 1564 sarebbe nato un maialino con testa e arti anteriori umani (la fonte di Aldrovandi è Ambroise Paré).
- Altro porcellino con testa umana a Cipro nel 1569 (fonte: Schenck).
Alle pp.438-441 ci sono quattro illustrazioni.
E' possibile che alla base di casi come questi ci fossero maialini deformi come quello protagonista della notizia citata da Enrico.
view post Posted: 1/9/2011, 21:22 Il lariosauro - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (epagani @ 1/9/2011, 17:38) 
Nel 1957, lo zio di mio padre, durante un'immersione con la sua batisfera, vide uno strano pesce abissale

Suppongo quindi che lo zio di tuo padre sia Renzo Pagani che insieme a Luigi Percassi si era immerso con la batisfera a Dervio nel settembre del 1957.

CITAZIONE
con la testa simile a quella d'un coccodrillo, dotato di zampe da rettile

La "testa simile a quella d'un coccodrillo" a me ha fatto pensare a un luccio (forse avrai già trovato il testo della conferenza che ho tenuto qualche anno fa: Il lariosauro tra fantasia e zoologia, Como, 3 marzo 2006). Il luccio ovviamente non ha zampe. Bisognerebbe però conoscere le condizioni di visibilità e la possibilità di far confusione con le pinne o con oggetti vicini che non erano parte del corpo dell'animale, ma che potevano essere scambiati per zampe.
La dimensione attribuita (o, almeno quella riportata da un quotidiano comasco) era tra i 60 e i 120 cm, quindi non un animale gigantesco.

Se hai altre notizie sul "mostro" di Dervio e sui suoi avvistatori e vuoi farcele conoscere, ne saremo ovviamente felici.
view post Posted: 17/8/2011, 12:22 Chupacabra - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (OrsettoGommoso2 @ 16/8/2011, 23:06) 
Alexandria, Monnesota, 31 luglio 2011: una tizia vede in mezzo alla strada 1 bestia morta e mal ridotta, senza pelo (la pelle appare bianca) eccetto qualche ciuffo ... titolo di questo articolo: "Trovata la carcassa di un misterioso animale: è il leggendario “chupacabra”?"

Animale-300x125

A me sembra un tasso americano (Taxidea taxus).

220px-Badger
(immagine da Wikipedia)
view post Posted: 1/8/2011, 22:49 RETTILI ANOMALI IN SICILIA? - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (sbirulinotosto @ 1/8/2011, 22:53) 
Si sono in sicilia provincia di Palermo, dalla foto non mi sembra una luscengola perchè la testa non è triangolare e la parte finale del corpo non ha coda e non sembra che l'abbia persa per via di un predatore.

Per quanto riguarda la coda, se per "non sembra che l'abbia persa per via di un predatore" intendi che non si vedono segni di un attacco, potrebbe non essere un problema: in caso di autotomia, non avviene che il predatore mutila la coda e la luscengola (o altro sauro) fugge con la parte di coda che gli è rimasta, ma, come dice il nome stesso (autotomia = auto-taglio), è la preda a staccare la coda. Quindi la terminazione può apparire relativamente "naturale". Comunque, sei tu che hai visto la bestia e quindi puoi valutare se questa mia osservazione può andar bene nel tuo caso.
La forma della testa è invece un problema più grosso per l'identificazione con una luscengola e infatti era il punto che avevo indicato come più problematico.
D'altra parte dalla tua descrizione non sembrerebbe un serpente (la coda può essere più o meno affusolata, ma comunque c'è e si vede), ma piuttosto un sauro senza zampe, o con zampe molto ridotte, e senza coda (carattere che, se la tua osservazione non lo esclude, potrebbe anche essere attribuito ad autotomia). Se fosse dalle mie parti o anche al sud, ma non nelle isole, potrei pensare anche a un orbettino (che non ha zampe e può fare autotomia della coda), ma in Sicilia di orbettini non dovrebbero essercene (inoltre non è scattante come la luscengola e neppure il suo muso è proprio tondo).
Se mi viene in mente qualcos'altro, ti faccio sapere.
Speriamo tu riesca a fotografarlo. Se l'hai in mente bene e hai tempo e voglia di fare un disegno, puoi ovviamente inserirlo. Se non sai come fare a inserirlo, puoi fotografarlo e mandarmi l'immagine all'indirizzo mah.giorgio gmail.com (in mezzo metti la @) e ci penso io.
Ogni altra notizia che riesci a farci avere può essere utile.
196 replies since 28/10/2006